Gli aerei della discordia
Secondo il Pentagono restano 90 i caccia che compreremo nei prossimi 10 anni.
Il piano di acquisti italiano resta lo stesso, 90 cacciabombardieri F-35 verranno acquistati entro il 2025. La conferma che non sarà fatto alcun dietrofront in Italia arriva direttamente dagli Stati uniti ed è stato Joe Della Vedova, portavoce dell’operazione F-35 per il Pentagono a rivelarlo.
«La fornitura complessiva di F-35 all’Italia è rimasta invariata» ha affermato Dalla Vedova che ha poi continuato dicendo che «può darsi che in futuro ci saranno aggiustamenti, magari sui tempi degli acquisti, ma per ora non sono arrivate comunicazioni formali in proposito».
Queste conferme arrivano in occasione della riunione dell’Executive Steering Board che gestisce il programma e che include tutti i rappresentanti dei paesi membri del progetto. L’ultimo di questi incontri è avvenuto giovedì scorso a Washington e l’Italia era presente con il contrammiraglio Francesco Covella.
Il nostro paese – almeno a livello ufficiale – non ha quindi annunciato alcun cambiamento degli impegni presi in passato. Secondo i contenuti dell’ultimo accordo firmato con la Lockheed, il prezzo per ogni singolo apparecchio ammonta a 117 milioni di euro, ma dovrebbe diminuire nel tempo calando fino agli 80 e 85 milioni nel 2019.
Dalla Vedova ha poi aggiunto che durante l’incontro si è discusso molto del rapporto fra i costi e i benefici per i singoli paesi membri. «Secondo i nostri calcoli, nel lungo periodo la partecipazione di un paese darà vantaggi economici superiori all’investimento iniziale» ha confermato il portavoce.
La prossima riunione del Board dei rappresentanti internazionali avverrà a settembre in Norvegia.
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