Il quaderno 5 del Centro studi di politica internazionale raccoglie i contributi di 45 relatori intervenuti in due Forum sui temi delle migrazioni. Uno sguardo in profondità su un fenomeno che riguarda vicino noi europei e che dovrebbe indurre la politica a non rinchiudersi e a compiere scelte di lunga gittata.
Come sottolinea Piero Fassino nell’introduzione: «Promuovere vita dignitosa là dove nascono e vivono miliardi di persone è la condizione per non avere flussi migratori non sostenibili. È la sfida che ci pone l’Africa, continente che nel 2050 conterà 2 miliardi di abitanti».
Tuttavia i curatori fanno notare che «le migrazioni sono oggetto di un interesse oscillante tra drammatizzazione strumentale e riduzione ad argomento secondario, con il conseguente occultamento degli aspetti più problematici, quali l’irregolarità o lo sfruttamento lavorativo».
E se le politiche italiane «alternano inazione a interventi di breve respiro, le politiche confinarie europee affinano strategie e strumenti tecnologici legalmente problematici per tenere fuori migranti e rifugiati dai nostri spazi di vita».
Per uscire da questa situazione è necessario «sviluppare conoscenza e consapevolezza, e riposizionare il nostro sguardo spostandolo da “loro” a “noi”». Un quaderno che non fornisce risposte semplificate e che colloca invece le migrazioni tra le fragilità di un sistema-mondo che vanno governate.