Le autorità etiopiche hanno dichiarato di aver sventato tentativi di attacco informatico internazionale contro la diga della Rinascita (Gerd), sul Nilo Azzurro, e le principali istituzioni finanziarie del paese.
«Gli attacchi informatici falliti includono tentativi di ostacolare i lavori della diga, prendendo di mira 37mila computer interconnessi, utilizzati dalle istituzioni finanziarie», ha affermato Shumete Gizaw, direttore generale dell’Agenzia etiopica per la sicurezza informatica (Insa), senza rivelare quali siano i paesi coinvolti e le istituzioni finanziarie minacciate. Ha poi aggiunto che «Gli attacchi contro le istituzioni finanziarie avrebbero causato impatti devastanti se avessero avuto successo».
Shumete ha affermato che un’organizzazione sponsorizzata da paesi che «invidiano gli sforzi per la pace e lo sviluppo dell’Etiopia» ha dichiarato guerra informatica contro Addis Abeba con il motto “Guerra delle piramidi nere”.
Nel 2020, Addis Abeba ha accusato hacker con sede in Egitto – Cyber Horus Group, AnuBis Hacker e Security by Passed – di aver tentato di penetrare i suoi sistemi informatici. L’Insa afferma di aver sventato oltre 3.400 tentativi di attacchi informatici negli ultimi sei mesi.
«Questi gruppi hanno rivendicato la responsabilità degli attacchi, con l’intenzione di creare una pressione a tutto campo sull’Etiopia, in merito alla Grand Ethiopian Renaissance Dam, in particolare per fermare il riempimento della diga», aveva comunicato allora l’Insa.
A metà aprile Addis Abeba ha ospitato una riunione delle agenzie di intelligence militari dell’Africa orientale, cui hanno partecipato Gibuti, Sudan, Sud Sudan, Somalia, Tanzania e Uganda.