La transizione energetica green appare una meta sempre più lontana per l’Europa, che si è rivolta al Botswana per garantirsi ingenti quantità di carbone. Ad annunciarlo è stato il presidente Mokgweetsi Masisi, secondo cui la domanda dai paesi occidentali potrebbe arrivare a superare il milione di tonnellate all’anno.
Masisi ha affermato che il Botswana è stato inondato di richieste sia dei governi che del settore privato in Europa e stima che la domanda dall’Unione europea potrebbe raggiungere più di 50mila tonnellate al mese.
I prezzi del carbone sono più che raddoppiati dall’inizio dell’anno e le società minerarie stanno aumentando la produzione per beneficiarne, cosa che anche il governo del Botswana – che ha una produzione limitata ed esporta principalmente nei paesi vicini -, si è detto intenzionato a fare «il prima possibile».
Riguardo agli impegni presi dai singoli paesi per la riduzione delle emissioni di carbonio con l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e con la più recente Conferenza Onu sul clima (COP 26), Masisi ha vagamente annunciato che «Ci saranno alcuni accordi di responsabilità su come usare il carbone in modo da non causare molto inquinamento».