La Russia, sostenuta da Bielorussia, Kirghizistan, Repubblica Centrafricana e Mali, ha cancellato una proposta, sostenuta dall’Occidente, per discutere se i suoi diamanti stiano finanziando la guerra in Ucraìna. Il tema era stato inserito nella bozza dell’ordine del giorno dell’incontro internazionale del Kimberley Process, in programma dal 20 al 24 giugno in Botswana.
Il Kinberley Process è un organismo che certifica le esportazioni di diamanti grezzi per evitare che finanzino conflitti. La proposta di Ucraìna, Unione europea, Australia, Regno unito, Canada e Stati uniti riguardava in particolare l’operato di aziende statali russe come Alrosa, il più grande produttore mondiale di diamanti grezzi, che lo scorso anno ha rappresentato circa il 30% della produzione mondiale. L’azienda è già colpita da sanzioni da parte di Stati uniti e la Gran Bretagna.
La spaccatura nel Kimberley Process, rischia di paralizzare l’organismo.