Il presidente della Corte suprema, Raymond Zondo, ha consegnato ieri al presidente Cyril Ramaphosa la parte finale del rapporto della commissione d’inchiesta sulla corruzione durante la presidenza di Jacob Zuma.
L’attuale presidente ha poi dichiarato che entro quattro mesi presenterà al parlamento un piano dettagliato per delineare cosa intende fare.
La parte finale del rapporto, denuncia che l’agenzia di intelligence interna sarebbe stata utilizzata per perseguire i nemici politici di Zuma durante il suo mandato. L’ex capo dell’agenzia, Arthur Fraser, nominato all’epoca da Zuma, è colui che recentemente ha fatto scoppiare il cosiddetto Farmgate, denunciando Ramaphosa per il furto, non segnalato, di 4 milioni di dollari in contanti dalla sua abitazione di campagna.
Ieri Alleanza democratica, il principale partito di opposizione, ha dichiarato di aver scritto alla filiale sudafricana dell’Fbi chiedendo all’agenzia statunitense di indagare su possibili accuse di riciclaggio di denaro contro Ramaphosa.