L’Organizzazione nazionale delle infermiere e ostetriche del Malawi (Nonm) denuncia che circa 2mila infermiere lasceranno il paese quest’anno per lavorare in Arabia Saudita e negli Stati Uniti. Il gruppo afferma che le infermiere sono state costrette ad accettare un lavoro all’estero a causa dell’elevata disoccupazione in Malawi, che conta attualmente circa 3mila paramedici senza lavoro.
Gli attivisti per i diritti della salute dichiarano che la fuga all’estero è allarmante poiché più della metà delle posizioni infermieristiche negli ospedali pubblici del Malawi sono vacanti, cosa che il governo imputa alla mancanza di fondi.
Nel paese, nel 2018, c’erano in media 0,4 infermiere e ostetriche ogni 1000 persone, secondo i dati raccolti dalla Banca mondiale.
La situazione non è migliore in Zimbabwe, dove nel 2021, i bassi salari e le cattive condizioni di lavoro hanno spinto 2.200 operatori sanitari a lasciare il paese per Regno Unito – che da solo ospita il 10% della forza lavoro degli ospedali pubblici zimbabweani – Stati Uniti e Australia.