I terroristi hanno ucciso il 7 luglio scorso almeno 13 persone, tra cui neonati e pazienti, in un attacco a una clinica nella città di Lume, in Nord Kivu, nell’est della Repubblica democratica del Congo.
Inizialmente, l’esercito congolese aveva attribuito il raid a una milizia locale associata a combattenti islamisti delle Forze democratiche alleate (Adf), un gruppo armato ugandese che opera da decenni nelle fitte foreste del Congo orientale. Sabato, però, è arrivata la rivendicazione del gruppo Provincia dello Stato islamico in Africa centrale (Iscap), in una dichiarazione sul suo canale Telegram.
Il capo dell’ospedale, Kule Bwenge, ha detto ai giornalisti che tre neonati e quattro pazienti sono stati uccisi nell’attacco. L’esercito ha ucciso tre terroristi e ne ha catturato uno.
Uno dei primi attacchi rivendicati dallo Stato islamico nel Kivu risale al giugno 2019, il più recente risale al maggio di quest’anno.