Il governo di Abiy Ahmed ha annunciato ieri di aver firmato con l’ufficio delle Nazioni Unite per i servizi di assistenza (Unops) un accordo per un progetto di ricostruzione del Tigray, regione in cui si è protratto da novembre 2020 un conflitto tra l’esercito federale e le forze del Tplf (Fronte popolare di liberazione del Tigray) che ha provocato morte, distruzione e l’esodo di milioni di persone.
Il progetto farà parte di un programma di recupero nazionale finanziato dalla Banca mondiale che investirà 300 milioni di dollari.
Benché a fine marzo fosse entrata in vigore una “tregua umanitaria” tra le parti in conflitto, e da ambo le parti si siano denunciate violazioni della tregua, gli ufficiali dell’Unops hanno dichiarato che “l’Unops – in consultazione con le comunità locali – procederà con il progetto in Tigray per ricostruire i servizi basilari e le infrastrutture distrutte dal conflitto, finché la situazione generale migliorerà a sufficienza per permettere al governo di proseguire con il completamento del piano di ricostruzione”.