Il governo della Repubblica democratica del Congo, guidato dal presidente Félix Tshisekedi, ha scelto da tempo di entrare con più decisione nel mercato dei produttori di petrolio e di gas. E così il prossimo 28 luglio saranno messi all’asta 27 blocchi petroliferi e 3 blocchi di gas. Lo ha comunicato il ministro degli idrocarburi Didier Budimbo.
Significa che le imprese che si aggiudicheranno l’asta acquisiranno il diritto di esplorazione e sfruttamento del petrolio e del gas per un numero di anni che non è ancora stato reso noto. I blocchi si trovano in aree diverse del paese.
Da sottolineare che i blocchi di gas si trovano nel lago Kivu, nel nordest, in una zona politicamente instabile, tanto che la provincia del Nord Kivu (e anche quella dell’Ituri) si trova in stato d’assedio, cioè è governata dai militari, dal maggio del 2021.
Mentre 9 blocchi petroliferi sono nel territorio nella Cuvette centrale, regione forestale al centro del bacino del fiume Congo. A questo riguardo l’organizzazione ambientalista Greenpeace ha criticato la scelta di intaccare la biodiversità della Cuvette centrale e ha ricordato che le comunità che vivono in prossimità di questa area subiranno pesanti ricadute. Ma la ministra dell’ambiente Ève Bazaiba ha replicato che sono stati condotti degli studi appropriati e che l’operazione si può fare.