Alla chiusura ieri sera dei seggi elettorali per il referendum sulla nuova Costituzione tunisina, l’affluenza alle urne era di circa il 27,54%. Lo ha detto il presidente dell’Alta autorità indipendente per le elezioni (ISIE), Farouk Bouasker. Sarebbero stati poco più di 2,4 milioni gli elettori che si sono recati alle urne su oltre 8,9 milioni iscritti nel registro elettorale.

L’organo preposto al conteggio avrà tre giorni di tempo per decidere i risultati preliminari del referendum, mentre i risultati definitivi saranno resi noti entro il 28 agosto.

Un sondaggio all’uscita dalle urne, realizzato dall’istituto di sondaggi d’opinione Sigma Conseil, e ripreso dalla televisione centrale tunisina, riporta il 92,3% di “sì” alla bozza della nuova Costituzione.

Bagno di folla nella notte per il presidente tunisino Kais Saied, che ha raggiunto i suoi sostenitori nella centralissima Avenue Bourguiba della capitale per celebrare la quasi sicura vittoria dei “sì.

La bassa percentuale di votanti resta, tuttavia, un dato rilevante da analizzare, per un presidente che ha proposto una «Carta reazionaria e con pennellate teocratico-populiste che completa il percorso autoritario avviato il 25 luglio del 2021, quando con il pretesto dell’emergenza sanitaria, Saied sospese il parlamento e si attribuì i pieni poteri», come ha scritto ieri sulla Stampa Domenico Quirico