C’è grande attesa per le prossime elezioni legislative, previste per domenica 31 luglio, in cui si eleggeranno i rappresentanti del nuovo parlamento (Assemblea nazionale).
Poche settimane fa Dakar, la capitale del paese, era stata investita da accese manifestazioni di piazza, con morti e feriti, contro la recente decisione della Corte suprema di invalidare la lista dei titolari della principale coalizione di opposizione, Yewwi Askan Wi, per un problema legato all’elenco dei nomi proposti. In molti avevano temuto una escalation di violenze, arrivando a temere per lo stesso svolgimento del voto.
Le cose hanno preso una piega diversa. Dopo aver organizzato concerti di pentole e padelle (ndr, Ousmane Sonko ha invitato la popolazione a esprimere il proprio malcontento in questo modo pacifico), l’opposizione ha deciso di partecipare comunque alle elezioni, ma senza i suoi candidati titolari, nonché più noti alla gente, tra cui Ousmane Sonko.
Iniziata il 10 luglio, la campagna elettorale, ormai agli sgoccioli, sta vedendo i candidati spostarsi nelle varie regioni del paese, organizzare carovane, incontri con i leader religiosi, visite di prossimità, ecc. Una campagna si è svolta fin qui in totale tranquillità.
165 seggi
In gioco ci sono centosessantacinque seggi all’Assemblea nazionale, contesi da otto liste politiche. La coalizione presidenziale, che gode di un’ampia maggioranza in parlamento (alle ultime legislative, nel 2017, la coalizione Benno Bokk Yaakaar guidata dal presidente in carica Macky Sall aveva ottenuto centoventicinque seggi), vuole mantenere la leadership in modo che il presidente del Senegal possa governare senza intoppi fino alle presidenziali del 2024.
Dopo la vittoria alle elezioni amministrative di gennaio 2022, l’obiettivo di Yewwi Askan Wi è invece quello di tentare una “convivenza” con l’attuale maggioranza e questo tramite un’alleanza con la coalizione Wallu Sénégal, guidata dall’ex presidente del Senegal Abdoulaye Wade.
Anche le altre liste in corsa, nonostante siano più piccole, stanno cercando di farsi sentire: Bokk Guis Guis dell’ex presidente dell’Assemblea nazionale Pape Diop o AAR Senegal (Alternative pour une Assemblée de rupture) guidata da Thierno Alassane Sall si presentano infatti come delle alternative per queste elezioni.
Fino ad oggi 29 luglio, i vari candidati hanno avuto modo di apparire ogni giorno per qualche minuto nei principali notiziari radio-tv nazionali e locali per convincere gli elettori a sostenere i loro programmi.
Attese
N’diaga Diallo, giornalista e attivista senegalese, sentito da Nigrizia, ritiene che ci sia moltissima speranza per questo evento elettorale: «Anche se Sonko non potrà essere votato, sta facendo il tour del paese assieme agli altri leader della coalizione Yewwi-Wallu per la campagna elettorale e, nonostante sia ancora presto per fare previsioni, ci sono diverse possibilità che l’opposizione entri in Parlamento con numeri consistenti. Tutto dipende dal tasso di partecipazione, la chiave sta nei giovani».
Infatti, in Senegal l’età media della popolazione è sotto i vent’anni e quindi il voto dei giovani è determinante. Le parole di Diallo sono confermate dalle numerose immagini che appaiono sui social in questi giorni e che mostrano folle di ventenni e trentenni sfilare nelle carovane organizzate dall’opposizione. Diallo: «Quest’anno molti giovani voteranno per la prima volta, mala mia preoccupazione e che molti non riescano a ottenere il documento d’identità e quindi la tessera elettorale. Questo è un chiaro stratagemma messo in atto da certe amministrazioni per impedire che in troppi diano sostegno all’opposizione».
Lo spettro del terzo mandato
Continua l’attivista: «Credo che, anche se non dovesse arrivare ad avere la maggioranza, l’opposizione otterrà comunque diversi posti in parlamento. Il mio presentimento è confermato dal recente successo di Ousmane Sonko in occasione delle ultime votazioni municipali. È chiaro che Macky Sall punta a conquistare la maggioranza dei seggi per continuare il suo mandato. Ma la crisi socio-economica in corso – che, assieme alle conseguenze della guerra in Ucraina sta facendo aumentare il prezzo delle derrate alimentari – le inondazioni di questi giorni la disastrosa gestione della sanità pubblica (oltre che della circolazione stradale) non giocano sicuramente a suo favore. Inoltre, il popolo senegalese ha ben capito che il 31 luglio è anche una data cruciale per evitare una possibile terza candidatura di Sall alla presidenza».
Le elezioni di fine mese appaiono quindi come una sorta di primo turno delle prossime presidenziali, nonché come momento fondamentale per impedire a Macky Sall di puntare a un ulteriore mandato. In questa occasione si decideranno non solo le sorti del parlamento, ma anche della democrazia di un paese considerato, fino a oggi, un esempio di stabilità in Africa occidentale.