I suoi avversari le hanno subito bollate come affermazioni populiste. Ma destano ancora scandalo negli ambienti politici ed economici dell’Rd Congo le dichiarazioni dell’ex candidato alla presidenza del paese Martin Fayulu, sconfitto nelle contestate elezioni del 30 dicembre 2018 da Felix Tshisekedi.
In un comunicato diffuso martedì 30 agosto, l’oppositore – che continua a rivendicare la vittoria del 2018 – aveva affermato che è uno scandalo che i parlamentari congolesi percepiscano 21mila dollari al mese, dove la maggioranza della popolazione vive con meno di due dollari al giorno.
Boom. Affermazioni che hanno fatto il botto. Secondo Fayulu, dal gennaio di quest’anno quella cifra sarebbe lo stipendio, non certo da fame, dei rappresentanti del popolo.
Furto alle casse dello stato
«Questa si chiama corruzione su larga scala, cattiva gestione e saccheggio delle finanze pubbliche da parte del potere usurpatore (di Tshisekedi) in cerca di legittimità interna», ha aggiunto nel comunicato, chiedendo la «cancellazione immediata di questo furto alle casse dello stato».
Una denuncia supportata anche dalle dichiarazioni di Trésor Kibangula del Congo Research Group and Ebuteli: «Questi stipendi astronomici di deputati sono scandalosi rispetto a quanto guadagnano medici, professori universitari o dipendenti pubblici».
Tali emolumenti, infatti, secondo Fayulu sarebbero 15 volte più alti dello stipendio di un professore universitario, 30 volte più di quello di un medico e 200 volte superiori a quello di un ufficiale giudiziario congolese.
Pagati più dei parlamentari francesi e americani
Non solo. Ma se fosse vero il contenuto della denuncia di Fayulu, i deputati congolesi sarebbero pagati meglio dei loro colleghi francesi e americani.
Affermazioni respinte con sdegno dall’ufficio dell’Assemblea. «Nessun deputato nazionale può dire e provare di guadagnare quella somma, compresi gli eletti di Ecidé, il partito di Fayulu», ha reagito il deputato Samuel Mbemba, braccio destro del presidente della Camera bassa del parlamento congolese.
“Solo populismo”
«Si tratta di un discorso populista fatto per alimentare un conflitto sociale tra i deputati nazionali e le persone che rappresentano e aiutano», ha aggiunto, accusando l’avversario «di fantasticare» sugli stipendi dei deputati.
10° paese più povero del pianeta
Ricca di risorse naturali, la Rd Congo è il 10° paese più povero del pianeta: secondo le Nazioni Unite, il 77,2% della sua popolazione vive con 1,9 dollari al giorno. Ma è anche considerato uno dei paesi più corrotti al mondo, collocandosi al 169° posto su 180 paesi nella classifica di Transparency International.
L’inchiesta di Rfi
La legge finanziaria consultata da Rfi (Radio France Internationale) prevede 11mila dollari per deputato. Ma altre somme pagate fuori dal circuito bancario sono «invisibili» e difficili da rintracciare.
Ad esempio, oltre allo stipendio base, i deputati che fanno parte della maggioranza percepiscono un bonus di «motivazione».
La legge finanziaria per l’esercizio in corso assegna all’Assemblea nazionale 270 milioni di dollari, di cui un terzo a titolo di remunerazione. La ong congolese Acaj è preoccupata per questo e chiede che la situazione venga chiarita.