Il budget del dipartimento della difesa algerina passerà da una decina di miliardi di dollari a 22,7 miliardi di dollari. È l’importo proposto dalle autorità per la legge finanziaria 2023. Sarà votato dal parlamento a fine novembre, e questo senza discussione in aula, come auspicato dal presidente Tebboune per tutti i fascicoli della difesa.
Dal 2004, il budget militare algerino ha una media di 10 miliardi di dollari all’anno, quindi si tratta di un aumento superiore al 110% in un solo anno, per un budget che era già tra i più alti dell’Africa. Questo aumento è storico anche per questo paese, classificato tra i primi trenta al mondo in termini di spese militari.
La rottura delle relazioni diplomatiche tra Rabat e Algeri più di due anni fa ha portato a tensioni che pongono il rischio di un conflitto tra i due vicini del Maghreb. Da allora, la corsa agli armamenti si è sempre più intensificata nei due paesi che hanno deciso di rafforzare la loro politica di difesa.
Secondo diversi esperti, l’esercito algerino sta quindi cercando di modernizzare e aumentare le proprie capacità di intelligence militare. Da parte sua, il Marocco ha aumentato il suo budget militare a 4,3 miliardi di dollari e si è alleato con Israele firmando un accordo di sicurezza.
Secondo il governo, il finanziamento di questo nuovo bilancio è reso possibile in particolare dall’aumento del prezzo degli idrocarburi, dovuto alla guerra in Ucraìna, e le difficoltà di approvvigionamento dei paesi europei, che hanno portato a un aumento delle esportazioni di gas verso l’Europa salvando le casse dello stato.
Ma secondo Mondafrique, che ha potuto visionare in anticipo il bilancio algerino, la composizione stessa del bilancio indica che quasi cinque miliardi di dollari dovrebbero essere stanziati per interventi diretti o indiretti fuori dai confini dell’Algeria, probabilmente nel Sahel. Elencati nel capitolo “logistica e supporto multidominio”, questi crediti potrebbero essere utilizzati per aiuti militari agli eserciti di Niger, Mali, Mauritania e Burkina Faso. Ouagadougou è al centro delle strategie algerine.
Anche i gruppi armati del nord del Mali, firmatari degli Accordi di Algeri del 2015, potrebbero beneficiare del sostegno materiale dell’Algeria, mentre si confrontano direttamente con i gruppi jihadisti, in particolare nell’area cosiddetta delle “tre frontiere” o nel nord di Mali.