La Comunità degli stati dell’Africa dell’est (Eac) ha annunciato in un comunicato su Twitter che il 21 novembre si apriranno a Nairobi (Kenya) dei colloqui di pace sulla situazione nel nordest della Repubblica democratica del Congo, dove sono ripresi su larga scala gli attacchi del gruppo armato M23.
Il comunicato non specifica né chi parteciperà né la durata della discussione. Questa chiamata al dialogo avviene mentre le tensioni tra Rd Congo e Rwanda sono a un livello di guardia: Kinshasa a accusa Kigali (che nega) di sostenere l’M23 (Movimento del 23 marzo), gruppo armato composta da miliziani di etnia tutsi, e, di rimando, Kigali accusa Kinshasa (che nega) di sostenere le Forze democratica di liberazione del Rwanda (Fdlr), un movimento di ribelli hutu rwandesi che è attivo in Rd Congo dal genocidio del 1994.
Da segnalare che ieri Uhuru Kenyatta, mediatore per conto dell’Eac, si è recato a Kinshasa per una visita di due giorni, insieme al presidente burundese Evariste Ndayishimiye.
Un’altra iniziativa diplomatica è stata condotta venerdì scorso dal presidente dell’Angola João Lonrenço, che presiede la Conferenza internazionale sulla regione dei Grandi Laghi. Ha incontrato sia il presidente del Rwanda Paul Kagame sia il presidente dell’Rd Congo Félix Tshisekedi.
Nel frattempo, 20 km a nord di Goma, capoluogo del Nord Kivu, si registrano scontri tra l’esercito congolese e ribelli M23. E a Goma è arrivato sabato un primo contingente di soldati kenyani, un centinaio sui 903 che è stato stabilito di inviare. Lo scopo è di supportare, anche in azioni offensive, l’esercito congolese.