L’arresto del giornalista senegalese Pape Alé Niang, direttore di Dakar Matin, continua a suscitare reazioni all’interno del paese. E venerdì 18 novembre, centinaia di giornalisti e attivisti politici sono scesi nuovamente per le strade di Dakar per chiederne il rilascio.
Pape Alé Niang è stato arrestato il 6 novembre con l’accusa di avere condiviso informazioni riservate. Secondo la stampa locale, il giornalista avrebbe pubblicato articoli sulle accuse di stupro contro il principale esponente dell’opposizione senegalese, Ousmane Sonko, tra i candidati delle prossime elezioni presidenziali del 2024.
“Non è accettabile che, nel 2022, ci siano ancora giornalisti che vengono incarcerati per reati di stampa.”
Così, i giornali e la società civile si pronunciano, attaccando il presidente senegalese Macky Sall e sostenendo che Pape Alé Niang ha semplicemente svolto il suo lavoro, prestando un servizio al paese.
Giornalisti e attivisti chiedono anche la scarcerazione di altri detenuti politici.
Nel 2022, il Senegal si è classificato al 73° posto su 180 paesi nell’indice mondiale della libertà di stampa compilato da Reporter senza frontiere, in calo di 24 posizioni rispetto allo scorso anno. (RB)