Approvata il 22 novembre a maggioranza dall’Assemblea popolare nazionale algerina una manovra economica da quasi cento miliardi di euro, la più imponente nella storia del paese, con un deficit anch’esso senza precedenti equivalente a quasi 43 miliardi.
Nella più ingente legge di bilancio mai approntata in Algeria dalla sua indipendenza dalla Francia, nel 1962, per l’anno prossimo il governo ha stanziato 13.786 miliardi di dinari, ovvero 96,3 miliardi di euro.
E tra gli aspetti più sorprendenti, c’è quanto è stato stanziato per il settore difesa: l’equivalente di quasi 22,3 miliardi di euro (3.186 miliardi di dinari), l’importo più alto nella storia dell’Algeria. Un aumento del 127% rispetto ai 1.300 miliardi di dinari (più di 9 miliardi di dollari) del 2022
L’Algeria è una delle principali potenze militari dell’Africa. Secondo il Sipri, l’Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma, si è classificata al primo posto in Africa nel 2021 e al 26° a livello mondiale per spesa militare e all’11° nell’arco temporale 2017-2021.
Questo aumento senza precedenti del budget militare si inserisce in un contesto di forti tensioni con il Marocco, con cui Algeri ha interrotto le relazioni diplomatiche nell’agosto 2021 a causa dei profondi disaccordi sul territorio conteso del Sahara occidentale e del riavvicinamento sulla sicurezza tra Rabat e Israele.
Il finanziamento di questo bilancio, secondo il governo, è stato reso possibile dall’aumento del prezzo degli idrocarburi, di cui l’Algeria è uno dei principali esportatori.
La ripartizione del budget della Difesa prevede che 8,8 miliardi di dollari siano destinati alla “amministrazione generale”, 8,5 miliardi alla “difesa nazionale” e 5 miliardi di dollari dovrebbero essere assegnati a un capitolo legato alla logistica.
Il disegno di legge finanziaria dovrà ora essere presentato alla camera alta del parlamento, il Consiglio della Nazione, prima della sua promulgazione entro la fine di dicembre, in vista dell’entrata in vigore dal gennaio 2023.