Non siamo più abituati a uomini di Chiesa che alzano la voce contro i potenti prepotenti.

Succede in Africa e precisamente a Kinshasa dove l’arcivescovo della capitale della Rd Congo, Fridolin Ambongo Besungu, profittando della celebrazione del Natale nella Cattedrale Notre Dame – dove nelle Scritture si leggeva che “per loro (Giuseppe e Maria) non c’era posto nell’alloggio” a Betlemme – ha lanciato un ultimatum contro generali, colonnelli, uomini politici, alti magistrati che si impadroniscono dei terreni altrui.

Insomma «un gruppo di malfattori predatori», li definisce il cardinale, che hanno preso di mira anche i terreni della Chiesa cattolica (ma non solo) e si spartiscono il terreno di Funa, sull’Avenue Sendwe, destinato alla costruzione di una chiesa.

«Concediamo alla giustizia qualche giorno per intervenire – ha tuonato l’arcivescovo – affinché il generale Kasongo proceda, come gli è stato richiesto, all’abbattimento dei muri e delle recinzioni costruite sul nostro terreno… per evitare la giungla, cioè che sia la legge del più forte a imporsi».