Emergono nuovi dettagli sul tentativo di colpo di stato che le autorità gambiane sostengono di aver sventato il 20 dicembre.
I presunti cospirazionisti avevano previsto di «arrestare gli alti responsabili del governo e di utilizzarli come ostaggi per impedire ogni forma di intervento straniero», secondo quanto dichiarato ieri in una conferenza stampa da Abubakarr Suleiman Jeng, consigliere per la sicurezza nazionale del Gambia
La manovra golpista puntava anche a «ritirare dalle loro funzioni tutti gli ufficiali dell’esercito di grado superiore al maggiore, nonché a ristrutturare le forze armate gambiane».
Finora sono finite agli arresti sette soldati e un responsabile politico. Quest’ultimo aveva ricoperto il ruolo di ministro durante il regime dell’ex presidente Jammeh Yahya, ed è un membro del suo partito, l’Udp che ne reclama la liberazione.
Ulteriori elementi dovrebbero essere disponibili entro la fine di gennaio, quando la commissione d’inchiesta pubblicherà l’esito del suo lavoro, iniziato il 27 dicembre.