L’Alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Türk, ha chiesto la liberazione «immediata e incondizionata» delle donne – una ottantina secondo le ultime stime – rapite tra il 12 e il 13 gennaio da presunti jihadisti ad Arbinda nel nord del Burkina Faso, località toccata regolarmente da violenze jihadiste.
Volker Türk si è detto preoccupato perché «si tratta del primo deliberato attacco a delle donne in Burkina Faso». Attacchi che invece si sono verificati più volte in Nigeria ad opera dei jihadisti Boko Haram e da altri gruppi armati.
Fonti legate alle forze di sicurezza hanno indicato all’agenzia France Presse che sono in corso ricerche con l’utilizzo anche di aeromobili.
Le regioni settentrionali del Burkina Faso sono teatro dal 2015 di incursioni di gruppi jihadisti legati ad al-Qaida e al gruppo Stato islamico. Il bilancio è di migliaia di morti e di due milioni di sfollati.
La messa in sicurezza del nord del paese è uno degli obiettivi della giunta militare di transizione, presieduta dal capitano Ibrahim Traoré, dopo il colpo di stato del 30 settembre scorso.