«Nelle pagine di questo libro ci sono due proverbi che hanno attirato la nostra attenzione e ci hanno fatto piacere. Uno è: Anche se siamo vicini, non ci vediamo, diceva l’occhio. L’altro è: Una buona conversazione è il miglior cibo per le orecchie. A questa abbiamo voluto aggiungere altre due frasi: Una buona fotografia è il miglior cibo per gli occhi, e un buon proverbio è il miglior cibo per l’anima. E questi due elementi, cibo per gli occhi e cibo per l’anima, si trovano in queste pagine. Siamo molto felici di avere quest’opera nella biblioteca del Congresso di stato perché ci è chiaro che questo libro è fatto con amore; ogni fotografia e ogni proverbio è impregnato dell’amore, della bellezza e della saggezza del popolo gugi».
Queste le parole con cui, alla fine della presentazione del libro, i deputati del Congresso dello stato di Guanajuato (Messico) hanno espresso il loro ringraziamento a padre Pedro Pablo Hernández, comboniano messicano, alla presentazione del libro fotografico Un volto dell’Africa, che raccoglie oltre due decenni del suo lavoro e della sua presenza tra il popolo gugi-oromo che vive nel sud dell’Etiopia.
Come sintetizzato da padre Pedro Pablo, l’opera si propone di illustrare una cultura originale, la sua letteratura e la vita della popolazione attraverso la lente dell’autore. Infatti le 500 immagini sono corredate da altrettanti proverbi gugi raccolti negli anni e riportati in gugi, spagnolo e inglese.
Sono molti gli approcci possibili all’Africa. In genere prevalgono libri che analizzano del continente quegli aspetti problematici che certo non mancano. Ma l’Africa e anche altro. E questo lavoro intende illustrare la serena bellezza di un popolo e del suo ambiente di vita.
Come spiega padre Pedro Pablo: «Il libro nasce dall’amore per il popolo gugi coltivato visitando i villaggi, sedendomi nelle loro case, condividendone il cibo, imparando i loro nomi e ascoltando le storie da cui traspare la loro ricchezza culturale e la saggezza degli anziani».
Le immagini fotografiche mostrano persone che esprimono felicità, ragazzi colmi di gioia e ragazze che giocano felici; persone che manifestano serenità nei volti mentre altre rivelano tristezza o sono assorte nei propri pensieri; adulti con volti segnati, donne che guardano con curiosità e attraenti ragazze dagli sguardi seducenti. Si è portati a identificare, da un lato, i sentimenti espressi dalle persone ritratte graficamente e, dall’altro, a cercare di scoprire quali sentimenti alberghino in loro.
L’intenzione dell’autore è che, contemplando il volto del popolo gugi, ognuno di noi possa vedere il proprio volto e, in ultima analisi, il volto di Dio che si rivela in ogni persona quando viene considerata con amore.
