Sud Sudan: cresce la violenza sui civili per conflitti inter-comunitari
Conflitti e Terrorismo Sud Sudan
Unmiss chiede un'azione urgente del governo e l’implementazione degli accordi di pace
Sud Sudan: aumenta la violenza sui civili legata a conflitti inter-comunitari
17 Febbraio 2023
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti
Sfollati - per lo più donne e bambini - in uno dei tanti campi gestiti dalle Nazioni Unite

Sono dati impressionanti quelli diffusi il 16 febbraio nell’ultimo report trimestrale dell’Unmiss, la Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan, che riguardano le vittime dei combattimenti, particolarmente intensi negli stati dell’Alto Nilo (Upper Nile), Warrap, Jonglei ed Equatoria Orientale (Eastern Equatoria).

Da ottobre a dicembre 2022, il numero di civili colpiti è aumentato dell’87%, rispetto sia al trimestre precedente che allo stesso periodo del 2021.

“Questo aumento è stato accompagnato da un inquietante aumento dei rapimenti e della violenza sessuale legati ai conflitti, che sono cresciuti rispettivamente del 464% e del 360% rispetto all’anno precedente”, si legge. “Questo nonostante il numero complessivo di episodi di violenza per l’intero 2022 sia diminuito rispetto all’anno precedente”.

“Più della metà (53%) del numero delle vittime civili è derivato dal conflitto tra le forze agwelek e il gruppo kitgwang e le rispettive milizie armate alleate nella regione dell’Alto Nilo Maggiore”, prosegue la nota.

“Questi conflitti sono stati esacerbati da tensioni comunitarie preesistenti, shock climatici, insicurezza alimentare, interruzione dei mezzi di sussistenza e svalutazione della valuta locale, fattori che stanno ancora contribuendo alla violenza legata al bestiame e a tensioni più ampie tra le comunità”.

Unmiss chiede un’azione urgente da parte del governo del Sud Sudan per affrontare l’escalation della violenza e proteggere i civili, in linea con i diritti umani internazionali e le leggi umanitarie.

«Quest’anno è un anno decisivo per il Sud Sudan per completare i punti chiave nell’accordo di pace e prepararsi per le elezioni», ha dichiarato Nicholas Haysom, rappresentante speciale del Segretario generale e capo delle Nazioni Unite nel paese.

«Ciò non sarà possibile se il conflitto, che presenta sempre più una dimensione etnica o tribale, persiste e minaccia di disgregare le faticose conquiste di pace ottenute finora. Più seriamente, gli allarmanti rapimenti e le violenze sessuali devono cessare».

L’aumento degli abusi sui civili coincide anche con il degrado generale del clima politico e con lo stallo nelle trattative di pace tra il governo e i gruppi di resistenza armata. Ma dietro ci sono anche interessi politici a livello locale, come denunciato dalla Commissione Onu sui diritti umani nel paese.

Le elezioni, inizialmente previste a febbraio 2023, sono slittate alla fine del 2024. Salva Kiir è stato l’unico presidente del giovane paese dopo l’indipendenza dal Sudan, nel 2011, e la costituzione provvisoria non prevede limiti al suo mandato.

 

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it