Milioni di nigeriani che vivono fuori dal paese non potranno esprimere il loro diritto di voto alle elezioni presidenziali del 25 febbraio. Lo ha stabilito una sentenza emessa il 15 febbraio dall’Alta Corte federale di Abuja alla quale erano ricorsi due cittadini residenti nel Regno Unito.
La sentenza cita la Costituzione secondo la quale solo gli elettori registrati “residenti in Nigeria” hanno il diritto di voto. I giudici hanno precisato che la diaspora dovrebbe poter votare, ma che spetta ai legislatori decidere, non ai tribunali.
Ciò significa che milioni di nigeriani che vivono all’estero dovranno tornare nel paese se vogliono esercitare il loro diritto democratico. Il governo nel 2017 ha stimato che fossero 17 milioni, anche se non tutti avevano 18 anni, l’età legale per recarsi alle urne.
Amarezza per la sentenza è stata espressa dalla Commissione dei nigeriani nella diaspora, con sede ad Abuja, che fa notare l’enorme contributo economico che gli espatriati apportano alle casse dello Stato con le rimesse: più di 20 miliardi di dollari nel 2021, la cifra più alta nell’Africa subsahariana.
Quello del voto per i residenti all’estero è da tempo un tema caldo per la politica. Un anno fa un disegno di legge per consentire il voto della diaspora era stato bocciato dal parlamento.
I motivi, secondo Nelson Olanipekun, avvocato nigeriano per i diritti umani e fondatore del gruppo per la giustizia sociale Citizen Gavel, sono ovvi: «Quelli della diaspora non possono essere facilmente influenzati dai politici nigeriani e questa sembra la possibile motivazione per cui i politici si rifiutano di modificare la legge per consentire tale disposizione», ha dichiarato a Voice of America.
Quelle del 25 febbraio sono elezioni cruciali per il paese più popoloso del continente che dovrà scegliere il sostituto del presidente Muhammadu Buhari, al termine del suo secondo mandato.
In corsa ci sono 18 candidati, ma i più quotati sono l’ex vicepresidente Atiku Abubakar (del People’s Democratic Party, all’opposizione), l’ex governatore dello stato di Lagos Bola Ahmed Tinubu (del partito di Buhari, All Progressives Congress) e l’ex governatore dello stato di Anambra Peter Obi (Labour Party), considerato favorito dal voto dei giovani, il che significa molti dei 93 milioni di elettori, considerando che l’età media della popolazione è di poco oltre i 18 anni.
In campagna elettorale tutti e tre hanno promesso di rilanciare la disastrata economia e di combattere la crescente insicurezza e la corruzione endemica.
Alle elezioni in Nigeria Nigrizia ha dedicato il dossier del numero di febbraio.