L’indiscrezione era arrivata da L’Equipe, il principale e più popolare quotidiano sportivo francese: Aliko Dangote, noto per essere l’uomo più ricco d’Africa, sarebbe interessato all’acquisto del Valenciennes, club di Ligue 2, la serie cadetta francese.
Pochi giorni più tardi è arrivata anche la conferma ufficiale, direttamente dal presidente del club, Eddy Zdziech. Che i cigni, assenti dal massimo campionato francese dall’ormai lontana stagione 2013-14, fossero in vendita era cosa risaputa, ma finora la proprietà aveva declinato ogni tipo di offerta pervenuta, l’ultima proprio quest’inverno.
Stavolta, però, il passaggio di mano sembrerebbe essere davvero sul punto di concretizzarsi. Merito della accelerata impressa nelle ultime settimane da Aliko Dangote, tycoon nigeriano attivo nel settore del cemento.
«Il direttore del progetto sportivo di un grande gruppo industriale dell’Africa subsahariana era presente sabato sera (8 aprile, ndr) allo stadio Hainaut, dove ha assistito alla partita contro il Paris FC», ha rivelato a L’Equipe una fonte interna alla dirigenza biancorossa che ha preferito rimanere anonima. «Questa è stata la sua seconda visita a Valenciennes. La scorsa settimana, infatti, si sono intensificati i contatti tra la famiglia Zdziech e il miliardario africano», ha raccontato.
Non è comunque la prima volta che Dangote – l’africano più ricco al mondo secondo l’ultimo Bloomberg Index pubblicato ad inizio aprile – prova ad acquistare una società di calcio europea. In passato, se possibile, aveva puntato ancora più in alto, tentando la scalata all’Arsenal, uno dei più celebri e blasonati club della Premier League inglese.
E lo ha fatto per ben due volte, nel 2010 e nel 2015, ma in entrambe le occasioni ha trovato le porte sbarrate, ricevendo in cambio un rifiuto, anche piuttosto secco. «Spero ancora, un giorno e al giusto prezzo, di acquistare la squadra», aveva dichiarato Dangote, confidando in un’intervista a Bloomberg la proprie speranze, subito dopo aver ricevuto il secondo no dai Gunners. «Potrei comprarlo in futuro, non a un prezzo ridicolo, ma a un prezzo a cui i proprietari non vorranno e potranno resistere. Ho una strategia e confido in essa».
Nel giugno 2015, Dangote ha ammesso di essere stato interessato, quattro anni prima, ad acquistare una quota del 16%, ma di essere stato anticipato da Stan Kroenke, l’attuale patron americano dell’Arsenal. «C’erano un paio di persone facoltose che si stavano affrettando a comprare. Pensavo di farcela, ma non è stato così», aveva spiegato, rammaricato, alla stampa.
Successivamente ha sempre sostenuto che l’acquisto dell’Arsenal da parte sua non fosse questione di denaro, ma solo di tempo. «Non si tratta di acquistare l’Arsenal e continuare con gli affari come al solito», aveva detto Dangote.
«Si tratta di acquistare l’Arsenal e rivoltarlo come un calzino. Ho gestito un’attività di grande successo e penso di poter gestire anche una squadra di grande successo. In questo momento, con quello che stiamo affrontando, e con oltre 20 miliardi di dollari stanziati in diversi progetti, non posso fare entrambe le cose», ha spiegato nell’autunno del 2016, prima di rilanciare. «Non ci sono dubbi, prima o poi comprerò l’Arsenal, non è un problema di soldi».
Del resto le risorse economiche e finanziarie per realizzare un’operazione di questa portata non gli mancano: secondo le stime più recenti fornite da Bloomberg, infatti, il tycoon di Kano possiederebbe un patrimonio di circa 20 miliardi di dollari.
Per acquistare i Gunners servirebbe un esborso di circa 4-5 miliardi di euro, considerando anche il prezzo pagato recentemente dal magnate statunitense Todd Boehly per rilevare il Chelsea, un altro club glamour di Londra. Una cifra alla portata del portafoglio di Dangote, ma comunque imponente.
Forse per questo, alla fine, sembra aver dirottato le proprie attenzioni sul Valenciennes. D’altronde, pur essendo un grande tifoso dell’Arsenal, l’imprenditore nigeriano non aveva mai escluso degli investimenti in altre società del panorama calcistico europeo: «Sono molto legato all’Arsenal, ma se non vende, potrei dover cambiare. Sono un grande fan del calcio. Mi piacerebbe avere un club. Non devo possedere per forza l’Arsenal», aveva precisato.
Chi invece sembra pronto a sbarcare in Inghilterra è il suo connazionale Dozy Mmobuosi. Il patron di Tingo Mobile, attivo nel settore della tecnofinanza, stando alle ultime indiscrezioni sarebbe in procinto di acquistare per lo Sheffield United per una cifra superiore ai 100 milioni di sterline, l’equivalente di oltre 113 milioni di euro.
Non avrà forse il glamour dell’Arsenal, ma di questi tempi il fascino della Premier League sembra essere una calamita per gli uomini d’affari nigeriani.