Il 90% delle giovani donne nei paesi a basso reddito non ha accesso a Internet: a dichiararlo è l’ultimo report pubblicato dall’Unicef, intitolato Colmare il divario digitale: sfide e un urgente invito all’azione per uno sviluppo equo delle competenze digitali, realizzato in occasione della Giornata internazionale delle ragazze nelle TIC o “Girls in Ict day”. 

Viene esaminato da vicino il divario digitale di genere tra i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni analizzando i dati disponibili sull’uso di Internet, il possesso di telefoni cellulari, e competenze digitali nelle economie per lo più a basso, medio-basso e in alcune economie a reddito medio.

La giornata, che ricorre oggi 28 aprile, è promossa dall’Itu, organizzazione dell’Onu per le tecnologie, che con questa ricorrenza ha il fine di promuovere la partecipazione delle donne nel settore dell’Informazione e della comunicazione tecnologica.

Ciò che è emerso da questo studio è che a parità di età, i maschi hanno il doppio della probabilità di avere accesso ad internet. Ciò comporta l’esclusione, per le ragazze, dai settori sopraindicati. 

La conseguenza è l’alta probabilità di non essere in grado di sviluppare le competenze necessarie per affacciarsi al mercato del lavoro: “offrire le stesse opportunità sul piano della tecnologia è fondamentale per consentire alle ragazze di diventare innovatrici, creatrici e leader”. 

Il problema, come provato dal maggiore utilizzo rilevato da parte dei ragazzi, non riguarda la disponibilità o meno di connessione. L’esclusione è legata agli ambienti educativi e familiari in cui le bambine crescono. Solo in Ciad, ogni 100 adolescenti maschi che hanno accesso ad internet, ci sono appena 15 ragazze con la stessa opportunità. 

In generale, l’Africa si conferma come il continente con il più basso numero anche di adolescenti maschi connessi, con una media di appena il 30%. (AB)