I media russi vicini al Cremlino hanno annunciato ordini per satelliti da ricognizione militare russi da parte di cinque paesi, tra cui Algeria, Sudafrica ed Egitto.
Questi ordini sono stati confermati dal direttore generale dell’agenzia spaziale russa, Yuri Bossov. Nonostante il ritardo causato dalla Russia nel settore della sua industria spaziale, queste vendite segnano un ritorno molto evidente. La Russia sta sfidando i suoi avversari posizionandosi nel mercato dell’industria della ricognizione spaziale militare.
Una notizia che ha diverse ripercussioni. La più evidente è che Putin lancia l’ennesima sfida contro le sanzioni imposte dal campo occidentale sulla scia dell’aggressione russa all’Ucraìna.
Ma questi nuovi acquisti hanno importanti risonanze anche in Nordafrica. La mossa di Algeri, infatti, è strettamente connessa alla scelta del Marocco di acquisire attrezzature equivalenti, grazie a un accordo segreto stipulato con l’industria militare francese sotto il mandato quinquennale di François Hollande.
Per Algeri la messa in orbita del satellite marocchino Vega rappresenta una minaccia nei rapporti di equilibrio delle forze a livello regionale. Consapevole del ritardo nel campo dell’intelligenza tecnologica, ha così ritenuto logico rivolgersi al suo alleato, il suo naturale fornitore di armi: la Russia.
Crescita del budget militare algerino
Il budget militare algerino è esploso nel 2023. Per decenni, l’esercito algerino ha beneficiato di aumenti significativi del suo bilancio, passato da 2 miliardi di dollari nel 2000 a 10 miliardi nel 2022. Il nuovo bilancio per il 2023 ha proseguito questa tendenza e l’esercito è destinato a spendere circa 18 miliardi di dollari quest’anno per rafforzare il suo potere e la sua influenza. Una somma che equivale a circa il 10% del Pil algerino del 2022.
La scelta algerina ha suscitato allarmi presso la classe dirigente americana. La reazione più rabbiosa è stata quella del senatore della Florida Marco Rubio, che ha sfidato il Segretario di stato per gli affari esteri, Anthony Blinken, chiedendogli di applicare all’Algeria il Caatsa (Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act), che sanziona i paesi per i quali la Russia risulta il principale fornitore di armamenti. Pare che a Rubio si uniranno 23 senatori che si allineeranno alla sua posizione di pretendere sanzioni.
L’esercito algerino ha fatto orecchie da mercante alle preoccupazioni americane. Nel settembre 2022 l’esercito algerino ha partecipato alle grandi manovre Vostok 2022, che si sono svolte alla presenza degli eserciti cinese, vietnamita e birmano, paesi che hanno optato per l’acquisto del satellite russo dal riconoscimento militare. E nel febbraio 2023, manovre tattiche tra Algeria e Russia sono state effettuate con discrezione a Béchar, vicino al confine con il Marocco.
L’ottenimento di satelliti militari da ricognizione conferisce potenza di fuoco all’arsenale militare algerino (veicoli corazzati, aerei, ecc.), tradizionalmente superiore a quello del Marocco.
A correggere lo squilibrio militare tra i due vicini nemici, resta la collaborazione dell’esercito reale marocchino con quello israeliano.