Il Sud Sudan vuole distruggere 120 tonnellate di cereali contaminati importati dall’Uganda
Economia Salute Sud Sudan Uganda
Il carico contenuto in 63 camion è risultato positivo alle aflatossine ma i commercianti ugandesi ne chiedono la restituzione e bloccano l'export
Il Sud Sudan annuncia la distruzione di 120 tonnellate di cereali importati dall’Uganda
30 Giugno 2023
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti
Camion bloccati al confine di Nimule-Elegu

In Sud Sudan le autorità per il controllo degli standard di qualità (National Bureau of Standards) ha sequestrato 63 camion contenti 120 tonnellate di cereali – chicchi e farina di mais e grano – provenienti dalla vicina Uganda, ritenuti inadatti al consumo umano.

Il carico, sottoposto a controlli al confine di Nimule-Elegu il 15 maggio scorso, è risultato positivo alle aflatossine, micotossine prodotte da alcuni funghi, note per il loro potere tossico, cancerogeno (in particolare ai danni del fegato) e mutageno.

La decisione di distruggere l’intero carico ha provocato la reazione delle autorità ugandesi che ne chiedevano la restituzione. Le autorità sudsudanesi hanno replicato criticando la controparte ugandese per non aver testato le merci prima della spedizione oltre confine.

“Quando abbiamo chiesto informazioni su queste spedizioni che arrivavano senza certificazione, hanno risposto che si trattava di prodotti vicini a noi e quindi non li hanno mai presentati al Bureau of Standards”, ha spiegato la direttrice dell’ufficio di controllo sudsudanese, Mary Gordon Muortat, a Radio Tamazuj.

“Il Bureau of Standards ugandese avrebbe dovuto condurre tutte le ispezioni necessarie prima di emettere i documenti di trasporto. Li abbiamo esortati a testare tutte le spedizioni in uscita dall’Uganda”, ha aggiunto.

Il prolungato blocco del carico ha anche provocato accese proteste dei camionisti – costretti per un mese e mezzo ad attendere la restituzione dei loro mezzi – che il 26 giugno scorso hanno minacciato uno sciopero.  

Con loro, sul piede di guerra, anche i commercianti di cereali ugandesi (Nation Millers Association) che hanno annunciato che ricorreranno alla Corte di giustizia dell’Africa orientale se il loro carico sarà distrutto, dando al governo del Sud Sudan un ultimatum di quattro giorni – in scadenza oggi – per restituire i generi alimentari sequestrati.

Intanto hanno interrotto l’esportazione di alimenti verso Juba. Finora, nemmeno l’intervento diretto della vice primo ministro e ministro per gli affari dell’Africa orientale dell’Uganda, Rebecca Kadaga, è riuscito a sbloccare la situazione.

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it