Tra l’addio di Messi, passato all’Inter Miami nell’MLS americana, e quello di Neymar, che non ha resistito ai petroldollari sauditi dell’Al-Hilal, in Francia quest’estate nessuno ha dato peso alla notizia dell’accordo tra il Paris Saint-Germain (PSG) e la società algerina Yassir per un contratto di sponsorizzazione che porterà nelle casse del club parigino 15 milioni di euro nei prossimi tre anni.
Briciole se paragonate ai soldi spesi in questi anni dalla squadra parigina guidata dal presidente Nasser Al-Khelaïfi e di proprietà del Qatar Sports Investments, filiale del fondo sovrano Qatar Investment Authority.
In Algeria, invece, la cosa non è passata affatto inosservata.
La società Yassir, fondata nel 2017 e al cui timone c’è Noereddine Tayebi, è stata una delle prime start up algerine specializzate nelle consegne a domicilio e nel servizio di auto a noleggio. La sua applicazione è attualmente scaricabile in sei paesi oltre che in Algeria: Marocco, Tunisia, Senegal, Sudafrica, Francia e Canada.
Nel 2022 l’azienda ha raccolto 150 milioni di euro per espandersi. E adesso l’accordo commerciale raggiunto con il PSG, club tra i più seguiti nel mondo con più di 200 milioni di tifosi, non potrà che accrescerne la visibilità.
Da parte sua, anche il PSG ha evidentemente fiutato l’affare nel momento in cui ha concesso la possibilità di fargli da sponsor a una società in crescita, ma comunque piccola, come Yassir, per una cifra ben al di sotto dei propri standard di spesa.
Con questo ponte creato con l’Algeria il club di Parigi punta infatti a penetrare un bacino di appassionati di calcio molto importante come quello Nordafricano.
Una fetta di mercato che fa gola non solo alla lega francese, considerata la presenza di decine di milioni di francofoni, ma anche a tutte le altre leghe europee vista l’età media molto bassa dei cittadini dell’area MENA e il fatto che la stragrande maggioranza di essi appartenga alla cosiddetta Generazione Z, ovvero quella dei nati tra la fine degli anni Novanta e i primi dieci anni dei Duemila cresciuti con i nuovi device tra le mani.
Se in Ligue 1 il dominio del PSG appare incontrastato anche per questa stagione nonostante gli addii di Messi e Neymar, nella sfida per la leadership di popolarità in Nordafrica i parigini devono stare dietro agli storici rivali dell’Olympique Marsiglia, squadra che non vince il campionato francese dal lontano 2010 ma che a queste latitudini gode ancora di fortissimo appeal.
La formalizzazione della partnership, siglata a inizio agosto, è arrivata a meno di un mese dalla visita a Doha, il 15 e 16 luglio, del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, il quale si era già recato in Qatar nel febbraio 2022 per una visita di Stato.
Durante il suo ultimo soggiorno nella capitale del piccolo emirato, il capo di Stato algerino ha incontrato l’emiro del Qatar Tamim Ben Hamad Al Thani in un incontro mirato a consolidare i legami diplomatici tra i due paesi.
Il Qatar, passato in pochi mesi dai fasti dell’organizzazione dell’ultimo Mondiale di calcio al venire letteralmente surclassato dagli acquisti faraonici messi in fila nell’ultima sessione di mercato dai club dell’ambiziosa Saudi Pro League, ha bisogno di tenere alta la propria immagine a livello internazionale.
Il fatto di voler investire su una società algerina non è casuale.
Durante la crisi del 2017, in cui Riad spinse tutti i membri del Consiglio di cooperazione del Golfo a isolare Doha per i suoi rapporti con l’Iran, Algeri ha mantenuto una posizione neutrale proponendosi come mediatrice tra i due paesi.
Un comportamento che all’epoca il Qatar ha apprezzato. E che ora, con l’accordo tra PSG e Yassir, dimostra di non aver dimenticato.