Intervista a Matteo Garrone: Io Capitano e il neorealismo applicato alle migrazioni
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Scelte narrative, approccio artistico e visione globale del film Leone d'Argento a Venezia
Intervista a Matteo Garrone: Io Capitano e il neorealismo applicato alle migrazioni
26 Settembre 2023
Articolo di Simona Cella
Tempo di lettura 1 minuti
Matteo Garrone con in mano il Leone d'Argento ottenuto al Festival di Venezia per Io Capitano (Keystone)

Lo schermo del cinema si sta rivelando molto stretto a Io Capitano. La discussione sul film di Matteo Garrone esonda gli argini cinematografici per arrivare nei campi del politico e del sociale. Uno straripare prevedibile (visto il soggetto in questione), fisiologico (arte e politica sanno essere vasi comunicanti), ma non scontato (vista la difficoltà del cinema ad imporsi nei dibattiti nostrani). 

Le recensioni si rincorrono in questi giorni. Nigrizia ne aveva già accolte un paio della nostra collaboratrice Simona Cella. Che in questa intervista discute direttamente con Garrone.

Come raccontare un fenomeno così complesso e mediatizzato come quello delle migrazioni? Quale approccio narrativo e quali argomenti privilegiare? In che modo affrontare la sfida di raccontare la storia di una parte di mondo così distante da chi la narra?

Sono solo alcuni dei punti discussi in una conversazione che ci porta dentro la sala macchine di un progetto cinematografico ambizioso come Io Capitano.

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