Buongiorno direttore, abbiamo avuto modo di leggere su Nigrizia gli articoli relativi a Banca Etica e in particolare alla partecipazione di alcune banche ad Etica SGR.
Pur riconoscendo il limite rappresentato da alcune “presenze” nella compagine sociale, riteniamo utile sottolineare l’importanza delle scelte coraggiose che la Banca ha continuato a condurre in questi 25 anni di vita.
Banca Etica, pur con i suoi limiti e le sue complessità, è e rimane uno strumento indispensabile per la realizzazione di quel mondo che assieme cerchiamo di costruire. Un mondo con meno armi, più diritti, più equità, più rispetto per l’ambiente.
Come viene sottolineato anche nell’intervista alla presidente Fasano, c’è un percorso aperto relativo alla valutazione dell’operato delle banche e sappiamo che quando si cerca di influire sul cambiamento del modus operandi di colossi finanziari, non ci si può aspettare tempi e risposte immediate.
Ma per chi, come le nostre organizzazioni, è socio della Banca e vuole continuare a investire nel cambiamento del sistema bancario e finanziario, vale il principio di non cedere neanche di un centimetro sul principio di eticità e di continuare a cercare il cambiamento nel perimetro più ampio di questo sistema.
Incoraggiamo quindi il Gruppo Banca Etica a proseguire in questo percorso di dialogo e di ricerca di un cambiamento anche da parte dei soci i cui capitali sono oggi ritenuti “critici”. Non sarà un percorso facile, ma sarà un percorso che punta alla giustizia sociale e al valore testimoniale di queste scelte.
In questo percorso noi siamo e saremo accanto alla Banca e speriamo che anche la vostra rivista, da sempre attenta a temi a noi cari, possa riconoscere questa ricerca di miglioramento.
Cordiali saluti,
Presidente nazionale Acli Emiliano Manfredonia
Presidente nazionale Arci Walter Massa
Direttore Caritas Italiana Don Marco Pagniello
Presidente Gruppo Abele e Libera Don Luigi Ciotti
Direttore generale Oxfam Italia Roberto Barbieri