Cooperazione nei Grandi Laghi. Via i visti fra Uganda e Rd Congo
Congo (Rep. dem.) Economia Politica e Società Uganda
I due paesi hanno rimosso gli obblighi del visto per i loro cittadini. L'intesa è parte dell'adesione di Kinshasa all'EAC
Cooperazione nei Grandi Laghi. Via i visti fra Uganda e Rd Congo
24 Ottobre 2023
Articolo di Redazione
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La regione dei Grandi Laghi non è solo l’epicentro di tensioni, conflitti e saccheggi di materie prime. Nuovi prospettive di cooperazione e di aumento delle relazioni commerciali si sono infatti aperte fra Uganda e Repubblica democratica del Congo, paesi confinanti e dai rapporti diplomatici spesso complessi.

Kinshasa e Kigali hanno deciso nei giorni scorsi di abolire l’obbligo del visto e i costi annessi per i cittadini dei reciproci paesi. L’intesa è stata raggiunta nel contesto dell’adesione della Rd Congo alla Comunità economica dell’Africa orientale (EAC), avvenuta l’anno scorso.

I protocolli che stabiliscono le politiche dell’organismo regionale prevedono che i cittadini degli stati membri abbiano il diritto di spostarsi liberamente lungo i confini della Comunità. Sta ai singoli paesi però negoziare le norme in materia con i paesi confinanti. In quest’ottica nelle scorse settimane Kinshasa ha stipulato accordi simili a quelli annunciati con l’Uganda, anche con Kenya e Tanzania.

La revoca dei visti è stato uno dei temi di una tre giorni di lavori incentrati sulle relazioni fra i due paesi. Secondo la stampa congolese, rappresentanti di Kinshasa e Kampala hanno discusso anche dell’ampliamento della cooperazione bilaterale a vari ambiti, dalla lotta alla corruzione fino all’istruzione.

Stando a testimonianze raccolte dal quotidiano ugandese Daily Monitor, l’esenzione dei visti è stata accolta con favore dai numerosi lavoratori transfrontalieri che attraversano con assiduità i circa 600 chilometri di confine che dividono Rd Congo e Uganda.

Frontiere meno rigide dovrebbero poi portare a un incremento negli scambi commerciali. A oggi l’interscambio su base annua fra i due paesi vale circa 280 milioni di dollari. Gli equilibri però sono nettamente a favore di Kampala, che può contare su un bilancio in positivo di circa 245 milioni di dollari. Cemento, birra e zucchero fra i beni più esportati oltreconfine. Tabacco, materiali in acciaio e semi di cacao quelli più importati dal vicino.

Fra i due governi ci sono anche in essere tre progetti per la realizzazione di connessioni stradali fra città delle province congolesi del Nord Kivu e fra la località di Butebo, in territorio ugandese. Dal novembre 2021 militari congolesi e ugandesi intervengono insieme nell’ambito di un’operazione congiunta contro la milizia filo islamista Allied Democratic Forces (ADF). Unità ugandesi fanno anche parte del contingente dell’EAC presente dell’est della Rd Congo dal novembre 2022.

Relazioni complesse 

I rapporti fra Kinshasa e Kampala sono però storicamente tesi. L’Uganda, governata dal 1986 dal presidente Yoweri Museveni, ha avuto un ruolo determinante in entrambe le guerre congolesi combattute fra il 1996 e il 2003.

Nel 2022 la Corte di giustizia delle Nazioni Unite ha anche ordinato a Kampala di risarcire il Congo con 325 milioni di dollari per i danni determinati dalla sua invasione del territorio del paese vicino avvenuta durante il conflitto. Il paese è anche ritenuto uno dei luoghi di approdo e dei centri di smistamento delle risorse minerarie che vengono contrabbandate dall’est della Rd Congo, il cui sottosuolo è fra i più ricchi al mondo.

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