La morte, il 27 dicembre in un incidente stradale, del sessantottenne drammaturgo e musicista Mbongeni Ngema ha provocato una grande reazione di cordoglio in Sudafrica e non solo.
Ngema era diventato famoso soprattutto per il pluripremiato musical Sarafina, che racconta la storia della rivolta del 1976 guidata da studenti neri contrari all’introduzione dell’afrikaans come lingua di apprendimento nelle loro scuole.
Il musical, del 1987, è stato in seguito adattato in un film di successo nel 1992, con protagonisti lo stesso Ngema, Leleti Khumalo, Miriam Makeba, John Kani e Whoopi Goldberg. Tra i suoi altri componimenti gli va accreditato l’arrangiamento vocale per Il Re Leone.
Il presidente Cyril Ramaphosa ha affermato che la narrazione creativa di Ngema sulla lotta di liberazione del paese «onora l’umanità dei sudafricani oppressi e mette in luce la disumanità dell’opprimente regime dell’apartheid».
«Le numerose produzioni che ha creato o alle quali ha contribuito hanno ispirato resilienza e orgoglio, e hanno portato il Sudafrica e il nostro continente nei teatri, nelle case e nella coscienza di milioni di persone in tutto il mondo», ha aggiunto il presidente.
Per il produttore di Sarafina, Anant Singh, «abbiamo perso un talento creativo pionieristico che senza timore ha portato la consapevolezza del Sudafrica sotto l’apartheid a un pubblico globale, utilizzando il teatro come piattaforma. Ha lasciato un segno indelebile nel teatro sudafricano e nelle industrie creative nel loro insieme. Fonte d’ispirazione per molti giovani artisti, Ngema lascia un vuoto profondo ma anche una ricca eredità che lo farà ricordare ai posteri».