Oltre un milione le persone migranti non UE che hanno presentato per la prima volta nel 2023 la domanda di protezione internazionale in paesi dell’Unione Europea. Un dato in aumento rispetto al 2022 del 20%. Se due anni fa infatti erano state 873.700, l’anno scorso sono state 1.048.900.
Dopo il forte calo registrato nell’anno del Covid, 2020, quando le domande si fermarono a poco più di 417mila, i numeri dell’anno scorso hanno quasi raggiunto quelli dei picchi registrati nel 2015 e 2016, all’indomani dell’inizio della guerra in Siria. Lo dicono i dati Eurostat.
Ed è ancora siriana la provenienza, il paese infatti si conferma il principale stato di origine dei richiedenti dal 2013. Lo scorso anno sono state 183mila le domande presentate da migranti siriani, che costituiscono il 17% di chi ha presentato richiesta per la prima volta in uno stato europeo. Segue l’Afghanistan, anche qua con una lunga presenza, visto che siamo al sesto anno consecutivo. Le persone afghane hanno presentato 100.900 domande, il 10% del totale.
Il primo paese destinatario di queste richieste è la Germania. È a questo stato che sono state rivolte 329mila domande, quasi un terzo del totale di chi chiedeva protezione per la prima volta nel continente europeo. A seguire la Spagna con 160.500 richieste, il 15%), la Francia (con 145.100, il 14%), e poi l’Italia (con 130.600, il 12%).
Sono questi i quattro membri dell’UE che insieme hanno ricevuto quasi i tre quarti (73%) di tutte le domande presentate dalle persone richiedenti asilo nel 2023.