In un duro colpo inferto allo sforzo per emergere dal default e dalla perdurante crisi economica, il governo di Accra ha annunciato che non è riuscito a garantire un accordo viabile sul debito con due gruppi di creditori.
Lo scopo era una ristrutturazione dei 13 miliardi di dollari di obbligazioni internazionali. I colloqui formali con il Fondo monetario internazionale (FMI) sono stati pertanto sospesi, dopo che il Fondo stesso ha indicato che l’accordo non si adatterebbe ai parametri di sostenibilità del debito.
«Ci riorganizzeremo per continuare i negoziati – che riprenderanno tra qualche giorno – finché non raggiungeremo un accordo che sia coerente con gli obiettivi di sostenibilità del debito del FMI», ha dichiarato un portavoce dell’ufficio del nuovo ministro dell’Economia Mohammed Amin Adam, dopo la comunicazione governativa.
Spiegando che il Ghana ha raggiunto un “accordo provvisorio” con gli obbligazionisti, ma che questo necessita di essere modificato per raggiungere gli obiettivi del FMI.
Nel dicembre 2022, il Ghana era andato in default su gran parte del suo debito estero di 30 miliardi di dollari, cadendo in una pesante crisi economica. Aveva dunque deciso di chiedere aiuto al FMI, che aveva approvato un prestito di 3 miliardi di dollari.
Da allora, in realtà, l’economia del secondo produttore mondiale di cacao ha iniziato a riprendersi, con una crescita del 2,9% per il 2023, superiore alle previsioni del 2,3% del FMI di gennaio.
Gli obbligazionisti regionali ritengono che un accordo sia possibile prima della fine dell’anno, dato che l’economia del Ghana sta andando meglio di quanto ipotizzato nell’analisi originale del FMI.
Il Ghana, insieme allo Zambia e all’Etiopia, sta rielaborando il proprio debito nell’ambito del quadro comune del G20, un processo avviato durante la pandemia di Covid-19 per accelerare la revisione del debito.
Tuttavia, i progressi sono stati lenti, frenando la ripresa economica dei paesi e l’accesso ai prestiti, agli aiuti e agli investimenti esteri, estremamente necessari.
Il Ghana mira a tagliare 10,5 miliardi di dollari dai rimborsi del debito estero e dai costi degli interessi dovuti tra il 2023 e il 2026. A gennaio aveva raggiunto un accordo di principio per rielaborare 5,4 miliardi di dollari di prestiti con i creditori ufficiali.