Il colpo di stato sventato a Kinshasa il 19 maggio testimonia il caos permanente che imperversa in Repubblica democratica del Congo. Le minacce più serie per la tenuta del paese da parte del presidente Félix Tshisekedi, rieletto per un secondo mandato a dicembre e da settimane alle prese con una crisi interna al suo partito, l’Unione per la Democrazia e il Progresso Sociale, arrivano soprattutto da est dove i ribelli dell’M23, supportati dal Rwanda, continuano a guadagnare terreno.
Da tre mesi a separarli dall’ingresso a Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu, è Saké, popolata da circa 20mila abitanti. A inizio febbraio con l’aiuto della RDF (Forza di Difesa del Rwanda), i ribelli si sono posizionati sui monti Masisi che circondano la città. A difenderla restano ormai solo i combattenti locali Wazalendo (“patrioti” in kiswahili).
Gli affari di Tshisekedi con Agemira
Dopo la presa di Bunagana da parte dei ribelli nel giugno 2022, e dopo i loro successivi avanzamenti nelle città di Masisi, Rutshuru e nell’area del vulcano Nyiragongo, nel parco nazionale Virunga, Tshisekedi ha deciso di affidarsi ad alcune compagnie di sicurezza private per non vedere cadere anche Goma.
Tra queste c’è Agemira RDC, filiale congolese della società Agemira, con quartier generale a Sofia, in Bulgaria. A guidarla è l’imprenditore francese Olivier Bazin, soprannominato Colonnello Mario, da circa trent’anni consulente per vari settori – dalle forniture militari all’oil & gas – tra Ciad, Angola, Congo-Brazzaville, Costa d’Avorio ed RDC.
Inizialmente Agemira RDC è stata scelta da Tshisekedi per la manutenzione di due aerei da combattimento Sukhoi Su-25 e di elicotteri d’attacco Mi-24, parcheggiati all’aeroporto di Goma e acquistati dall’ex presidente Joseph Kabila più di dieci anni fa in Ucraina. Successivamente l’azienda ha ottenuto una commessa più sostanziosa, divenendo consulente dello stato maggiore delle FARDC da cui ha ricevuto l’incarico di addestrare le truppe di stanza nel Nord Kivu.
Come ricostruito da Jeune Afrique, l’uomo di Agemira a Goma è Romuald Létondot, ex colonnello del commando francese dei paracadutisti di Bayonne. Bazin lo ha conosciuto in Mali quando questi era responsabile della manutenzione degli elicotteri da combattimento ai tempi in cui era ancora al potere Ibrahim Boubacar Keïta.
Létondot è arrivato in RDC nel settembre 2022 portandosi con sé una trentina di ex soldati francesi esperti e di sua fiducia. A Goma alloggiano all’hotel Lac Kivu Lodge. Mentre a Mubambiro, nella strada che conduce a Saké, hanno costruito un campo di addestramento adiacente a una base della missione dell’ONU MONUSCO.
In RDC i capi di Agemira comunicano soprattutto con il generale Franck Ntumba, considerato più potente del capo di stato maggiore delle FARDC Christian Tshiwewe. Parlano regolarmente anche con il ministro della Difesa Jean-Pierre Bemba, e hanno un canale diretto con Kahumbu Mandungu Bula, conosciuto come Kao, consigliere del presidente Tshisekedi.
È stata Agemira a convincere il governo di Kinshasa ad abbandonare i droni da combattimento di fabbricazione turca e optare per quelli fabbricati dalla China Aerospace Science and Technology Corporation.
Recentemente la compagnia avrebbe inoltre spinto il governo locale ad acquistare un Iliouchine, aereo di trasporto strategico di epoca sovietica da utilizzare per il trasferimento di truppe e attrezzature. Parte di queste attrezzature è destinata all’aeroporto di Kavumu, nel Sud Kivu, dove Agemira sta costruendo una base militare munita anche di 300 alloggi che ospiteranno piloti di droni.
I rumeni della Congo Protection
Un’altra società di sicurezza privata in affari con il presidente Tshisekedi è la Congo Protection, come segnalato da Africa Intelligence azienda di proprietà di Patrick Bologna, politico e imprenditore italo-congolese nonché console onorario d’Ucraina a Kinshasa, e del congolese Bijou Eliya.
Le operazioni in RDC di Congo Protection sono coordinate da Horatiu Potra, ex soldato della Legione straniera francese con nel curriculum varie esperienze in Ciad e nella Repubblica Centrafricana, dove si è anche occupato dell’addestramento della Guardia presidenziale dell’ex presidente Ange-Félix Patassé.
Dal dicembre 2022 Congo Protection ha fatto arrivare in RDC un migliaio di istruttori rumeni. Stipendiati con circa 5mila dollari al mese, addestrano i soldati delle FARDC in tecniche di guerriglia nelle foreste e nei centri urbani e nell’uso dei BM21, veicoli da combattimento sovietico dotati di lanciarazzi.
Decisivi nel respingere una prima offensiva dell’M23 su Saké nel marzo 2023, nel gennaio scorso i contractor di Congo Protection hanno minacciato di lasciare il paese perché non ricevevano lo stipendio da due mesi. Attualmente sul terreno ne sarebbero rimasti circa 600.
All’aeroporto di Goma queste compagnie di sicurezza private partecipano ai briefing delle FARDC con la MONUSCO, che nel novembre 2023 ha lanciato l’operazione “Springbok” a difesa di Goma, e con il contingente del Burundi, formato attualmente da circa 2mila unità. Sempre nell’area di Goma sono presenti soldati inviati da Sudafrica, Tanzania e Malawi da parte della SADC, la Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale, nell’ambito della missione SAMIDRC (Missione dell’Africa meridionale nella Repubblica democratica del Congo).