Ogni anno, il Consiglio norvegese per i rifugiati (NRC) pubblica un elenco delle dieci crisi di sfollati più trascurate al mondo. Per il secondo anno consecutivo questo “primato” spetta al Burkina Faso.
Lo scopo dell’NRC è di porre l’attenzione su contesti che hanno poca visibilità mediatica a livello internazionale, anche nell’ambito della diplomazia, e che non ricevono assistenza adeguata. Il rapporto è disponibile qui.
I criteri
Nel 2023 sono state analizzate 39 crisi legate agli sfollati. Tre i criteri seguiti dalla ong norvegese: mancanza di finanziamenti, mancanza di attenzione da parte dei media e mancanza di iniziative politiche e diplomatiche internazionali.
L’elenco completo di quest’anno comprende il Burkina Faso, il Camerun, la Repubblica democratica del Congo, il Mali, il Niger, il Sud Sudan, la Repubblica Centrafricana, il Ciad e il Sudan. L’unico paese non africano che fa parte dell’elenco è l’Honduras.
Deficit tra richieste e fondi ricevuti
Nel 2023, il deficit tra gli appelli umanitari e i fondi effettivamente ricevuti ammontava a 32 miliardi di dollari, 10 miliardi in più rispetto al 2022. Questo enorme deficit significa che il 57% dei bisogni non è stato soddisfatto.
Secondo il Consiglio norvegese per i rifugiati, sebbene il divario di finanziamento sia grande, «è tutt’altro che impossibile da colmare. Se ognuna delle cinque società quotate in borsa più redditizie al mondo contribuisse con il solo 5% dei propri profitti del 2023, il deficit di finanziamento potrebbe essere colmato in un secondo».
Burkina da 5 anni nell’elenco
Il Burkina Faso è presente da 5 anni in questa lista. Si è classificato al primo posto anche nel 2022, al secondo nel 2021, al settimo nel 2020 e al terzo nel 2019.
La sua crisi si è ulteriormente aggravata. Le violenze hanno ucciso sempre più persone e hanno costretto i civili a fuggire più volte nel 2023. Fino a due milioni di persone sono “intrappolate” nel paese, lasciando centinaia di migliaia di persone tagliate fuori dagli aiuti.
«È sempre più difficile raggiungere in Burkina Faso le persone che hanno un bisogno disperato di aiuto. Le strade sono troppo pericolose da percorrere a causa dei frequenti attacchi. Il servizio aereo, seppur minimo, non è in grado di soddisfare i bisogni e ha costi proibitivi. È fondamentale che i donatori e gli operatori umanitari continuino a dare priorità alle aree che sono fuori dall’obiettivo dei media e a garantire che non vengano dimenticate», ha dichiarato Jan Egeland, segretario generale di NRC.
Risposta finanziaria ferma al 39,6%
Il finanziamento totale del piano di risposta umanitaria del Burkina Faso è stato di 347 milioni di dollari nel 2023, a fronte degli 876 milioni di dollari richiesti, il che rende la risposta finanziata solo per il 39,6% (OCHA).
Il conflitto ha causato nel 2023 707mila spostamenti di persone (sfollati), con un aumento del 61% rispetto al 2022 (IDMC).
Nel paese il numero di rifugiati e richiedenti asilo è passato da 60mila a 150mila tra dicembre 2022 e dicembre 2023 (UNHCR).
Il numero di persone uccise è raddoppiato nel 2023, con oltre 8.400 morti (fonte ACLED).
«Abbiamo urgentemente bisogno di investimenti per le crisi più trascurate del mondo. Questi investimenti devono essere fatti sia sotto forma di iniziative diplomatiche per convincere le parti in conflitto a sedersi al tavolo dei negoziati, sia sotto forma di finanziamenti commisurati alle esigenze dei paesi donatori», ha dichiarato Egeland.