È a Cape Town la migliore università dell’Africa. Un primato sui cui sembrano essere concordi le più diverse classifiche, da QS World University Rankings a quella stilata da Times Higher Education. Entrambe le graduatorie collocano l’Ateneo più o meno alla stessa altezza: è 173esima per la prima e 167esima per la seconda. Un buon risultato, se si tiene conto che per QS la prima università italiana arriva alla 111esima posizione, con il Politecnico di Milano.
Le università africane inserite nell’elenco di QS provengono soprattutto da Sudafrica, 11, ed Egitto, 15, ma si stanno facendo spazio paesi di ogni angolo del continente, dal Ghana al Sudan, dal Marocco all’Uganda, fino a passare per la Nigeria, il Kenya, l’Etiopia e la Tunisia.
Nonostante i loro punteggi rimangano bassi se confrontati con quelli di molti atenei occidentali, si può constatare come diversi atenei africani abbiano migliorato il loro prestigio e la loro credibilità negli ultimi anni. Sempre QS dimostra una rapida crescita di posizione di anno in anno. L’Università del Ghana, per esempio, si attesta quest’anno nell’intervallo tra la 851esima e la 900esima posizione, mentre solo due anni fa oscillava tra 1200esima e la 1400esima.
Secondo il Times Higher Education, una menzione di merito per l’Africa subsahariana va riconosciuta alla Muhimbili University of Health and Allied Sciences, in Tanzania, considerata la terza migliore del continente, e all’ugandese Makerere University, quinta. La classifica del Times, sul piano globale, è però meno generosa. E mentre ad alcuni atenei viene riconosciuto un rafforzamento, altri precipitano di centinaia di posizioni, come la University of Cape Coast, in Ghana.
Un fattore presente dallo scorso anno è l’impatto sociale positivo. Unito alla sostenibilità, ha ora una classifica a parte, dove vengono valutate le prestazioni delle Università rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. È interessante notare come in questo tipo di valutazioni le università africane siano molto più in alto. Johannesburg, in Sudafrica, è in testa al continente, attestandosi addirittura 36esima sul piano globale (e molto prima di qualsiasi altra università italiana). Nel 2023, era la prima in assoluto sul piano del contrasto alla povertà, grazie a numerose iniziative di supporto allo studio. Bene anche per il Ghana e la Nigeria.
Una strategia vincente che è stata riconosciuta al mondo accademico del continente è la volontà di sviluppare partnership e creare collaborazioni tra atenei, rafforzandosi vicendevolmente. Nonostante i fondi spesso siano carenti e le sfide da affrontare, per allinearsi ai vari competitors internazionali, ancora numerose, gli analisti sembrano concordi nel salutare con ottimismo i risultati raggiunti nell’ultimo anno.