Egitto: al-Sisi cambia tutto, maxi rimpasto nel governo e nelle forze armate - Nigrizia
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Il Cairo asfissiata dalla crisi economica. Il presidente sostituisce i ministri più importanti
Egitto: al-Sisi cambia tutto, maxi rimpasto nel governo e nelle forze armate
Nominato anche un nuovo capo di stato maggiore dell'esercito
04 Luglio 2024
Articolo di Redazione
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Il presidente egiziano al-Sisi sbarca all'aeroporto di Kigali. Foto dal profilo Flickr di Paul Kagame

https://www.aljazeera.com/news/2024/6/3/egypts-el-sisi-reappoints-pm-madbouly-orders-him-to-form-new-cabinet

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha posto in atto un radicale rimpasto del gabinetto di governo. I nuovi ministri hanno prestato giuramento in settimana. La speranza di al-Sisi è che con questa operazione possano essere intraprese iniziative per affrontare con efficacia le grandi sfide del paese, in particolare i gravi e protratti problemi economici, i quasi quotidiani tagli dell’energia elettrica e l’emergenza provocata dal conflitto Israelo-palestinese che ha visto migliaia di abitanti di Gaza trovare rifugio in Egitto. Tema questo, a cui Nigrizia ha dedicato una bussola nel suo numero di luglio. La crisi economica egiziana, va rilevato, è proseguita nonostante il recente afflusso di investimenti e finanziamenti da parte degli Emirati Arabi Uniti, del Fondo monetario internazionale (FMI) e dell’Ue.

In realtà la compagine governativa si era dimessa circa un mese fa. Il presidente tuttavia aveva riconfermato il primo ministro Mostafa Madbouly dichiarando che il suo nuovo governo si sarebbe dovuto concentrare sulla riduzione dell’inflazione, salita lo scorso anno a livelli record, e sul rilancio degli investimenti. Madbouly è stato affiancato da due vice primi ministri: Kamel el Wazir, ministro dell’Industria e dei Trasporti, e Khaled Abdel-Ghaffar, confermato ministro della Sanità e della popolazione.

Il nuovo ministro delle Finanze è invece Ahmed Kouchouk, noto economista già capo negoziatore presso l’Fmi, mentre ricopriva l’incarico di vice nel dicastero che ora dirige. Kouchouk ha anche lavorato come economista presso la Banca Mondiale. L’intento del nuovo ministro, come lui stesso ha affermato, è di attuare una maggiore disciplina fiscale, impegnarsi per una riduzione del debito e favorire la crescita del settore privato. Rania al-Mashat, già ministro della Cooperazione internazionale, è stata riconfermata con l’aggiunta al suo portafoglio di responsabile della pianificazione e dello sviluppo economico. Ministro degli Investimenti è Hassan El Khatib, che ha ricoperto ruoli presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e ha una lunga esperienza nel mondo della finanza.

Ministro del Petrolio è stato nominato Karim Badawi, che ha posto come sua priorità il rifornimento di carburante alle centrali elettriche. Mahmoud Esmat, già ministro delle Imprese pubbliche, ha rimpiazzato Mohamed Shaker al ministero dell’Elettricità. Sherif Farouk ha assunto il ministero dell’Approvvigionamento, incaricato tra l’altro dell’acquisto di cereali. L’Egitto, in effetti, è uno dei maggiori importatori di grano al mondo e Farouk gestirà anche un programma di sussidi alimentari che mira a raggiungere oltre 60 milioni di persone. Mahmoud Mohieldin, ex titolare degli Investimenti, ha dichiarato a inizio settimana presso la Camera di commercio Usa del Cairo che le istituzioni devono consentire esportazioni e entrate fiscali nettamente più elevate e investire nel capitale umano. Un’importante novità è stata la fusione dei ministeri degli Affari esteri e dell’Immigrazione, di cui è nuovo responsabile l’ambasciatore Badr Abdelatty, in sostituzione di Sameh Shoukry e di Soha Gendi già ministra dell’Emigrazione e degli espatriati.

Cambi nelle file dell’esercito 

Vari avvicendamenti sono avvenuti anche tra le autorità militari: il generale Abdel Majeed Saqr, ex governatore di Suez, è stato nominato ministro della Difesa succedendo a Mohamed Zaki. Il tenente generale Ahmed Fathy Khalifa ha rimpiazzato il tenente generale Osama Askar come capo di stato maggiore. Da sottolineare che in Egitto i ministri del governo detengono un’autorità decisionale limitata, dato che il potere reale risiede nella presidenza, nell’esercito e nelle forze di sicurezza. Il nuovo gabinetto ha prestato giuramento nell’undicesimo anniversario del giorno in cui al-Sisi, allora capo dell’esercito, guidò la cacciata del primo presidente egiziano democraticamente eletto, Mohamed Morsi dei Fratelli Musulmani. Da allora il capo dello stato ha condotto una radicale repressione del dissenso politico.

 

 

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