Era morto in esilio domenica 3 marzo, a 69 anni, a Tema nel confinante Ghana, dove viveva in segreto, quel Gabriel Messan Agbeyome Kodjo che, sconfitto alle elezioni presidenziali del Togo del 22 febbraio 2020, vinte da Faure Essozimna Gnassingbe al suo quarto mandato, non aveva mai cessato di rivendicare la vittoria. Per salvarsi dal carcere, era stato costretto a lasciare il paese. Ora i suoi resti sono tornati in Togo, accompagnato da figli e familiari.
Utile ricordare che il 9 gennaio scorso se n’era andato anche il vescovo monsignor Philippe Fanoko Kpodzro, ex arcivescovo di Lomé, morto a 93 anni, pure lui in esilio, in Svezia. Mons. Kpodzrpo si era impegnato a fondo nell’appoggiare Kodjo nella campagna elettorale che aveva preceduto le presidenziali nel 2020 percorrendo tutto il paese. Riteneva Kodjo il solo capace di battere Faure e porre fine alla dinastia Gnassingbe, al potere dal 1967 (!). Dal 22 febbraio 2020, Kodjo non ha mai smesso di considerarsi “presidente eletto del Togo”, denunciando una elezione truccata. Secondo la Corte costituzionale, l’oppositore era arrivato secondo con il 19,46 % dei voti, dietro il capo di stato che aveva avuto il 70,54% dei consensi.
L’arresto e l’esilio
Proclamandosi vittorioso e lanciando appelli alla mobilizzazione dei togolesi contro il potere, a Kodjo era stata ritirata l’immunità parlamentare per poi essere arrestato in aprile per alcuni giorni dal servizio centrale di ricerche e investigazioni criminali. In seguito era stato posto sotto controllo giudiziario. Temendo un nuovo arresto, dopo avere una volta di più rivendicato la sua vittoria, a luglio era passato in clandestinità, iniziando così il suo esilio. Due anni dopo, nel 2022, Agbeyome Kodjo aveva ottenuto almeno una vittoria: la Cedeao (Comunità degli stati dell’Africa occidentale) condannava lo stato togolese giudicando “arbitrari e illegali” la sua detenzione e l’arresto nel 2020.
Oggi venerdì ci sarà il funerale alla parrocchia universitaria di Saint-Jean. E domani sabato, nell’intimità famigliare Gabriel Agbeyome Kodjo sarà sepolto nella sua terra natale a Tokpli (prefettura di Yoto, sudest del paese), villaggio sul fiume Mono che separa il Togo dal Benin, a pochi chilometri da Tabligbo.
Nessuna cerimonia ufficiale è prevista per colui che è stato ministro, presidente dell’assemblea nazionale (il parlamento) e primo ministro, prima di diventare un appassionato oppositore, prima del regime del generale Gnassingbe Eyadema, padre dell’attuale presidente, e poi di Faure.