Il rapper Macklemore cancella il concerto a Dubai per solidarietà al Sudan - Nigrizia
Arte e Cultura Sudan
Gli Emirati Arabi Uniti sono accusati di fornire armi alle Milizie di supporto rapido (RSF), contribuendo al protrarsi della crisi umanitaria più catastrofica del pianeta
Il rapper Macklemore cancella il concerto a Dubai per solidarietà al Sudan
27 Agosto 2024
Articolo di Redazione
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In un gesto senza precedenti nel panorama delle star musicali, il rapper statunitense Macklemore ha annunciato di aver cancellato il suo concerto previsto a Dubai per ottobre, in solidarietà con il popolo sudanese. La decisione, comunicata attraverso i suoi canali social, nasce dalla volontà di protestare contro il ruolo degli Emirati Arabi Uniti (EAU) nella devastante guerra in corso in Sudan.

Macklemore ha spiegato che la sua scelta è frutto di riflessioni approfondite e di numerose conversazioni con organizzatori e amici fidati. Il rapper ha dichiarato di aver ricevuto pressioni da parte di attivisti e organizzazioni che lo hanno esortato a boicottare il concerto in UAE per il loro presunto sostegno alle Rapid Support Forces (RSF), una milizia paramilitare accusata di atrocità nel conflitto sudanese. “La crisi in Sudan è catastrofica,” ha scritto Macklemore su Instagram, sottolineando che oltre dieci milioni di persone sono state sfollate.

La guerra in Sudan, iniziata nell’aprile 2023, vede contrapposti il generale Abdel Fattah al-Burhan, capo dell’esercito sudanese, e Mohamed Hamdan Dagalo, detto Hemeti, leader delle RSF. Il conflitto ha radici profonde nel contesto geopolitico della regione, con il Darfur al centro delle ostilità. Gli Emirati Arabi Uniti, secondo prove riportate anche da esperti delle Nazioni Unite, sono accusati di aver fornito armi alle RSF, contribuendo a prolungare il conflitto e aggravare la crisi umanitaria.

Il gesto di Macklemore sorprende per l’attenzione rivolta al paese dell’Africa subsahariana, teatro di una delle cosiddette “guerre dimenticate”, ma non è isolato nella carriera musicale dell’artista. Da mesi, infatti, usa la sua voce per sostenere il popolo palestinese. Sui social, dando la notizia dell’annullamento del concerto, ha riflettuto pubblicamente su cosa significhi essere un artista impegnato: “Qual è la mia intenzione come artista? […] Se accetto il denaro, sapendo che ciò non è in linea con i miei valori, come posso essere diverso dai politici che critico?” 

Il rapper ha sottolineato come il mondo stia vivendo un risveglio collettivo riguardo alle oppressioni sistemiche, citando il recente sostegno globale alla causa palestinese come esempio di come la mobilitazione possa fare la differenza.

Il coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti nel conflitto sudanese è una questione di crescente preoccupazione internazionale. Recenti rapporti suggeriscono che passaporti emiratini siano stati trovati sui campi di battaglia in Sudan, suggerendo la presenza di truppe segrete sul terreno, nonostante le ripetute smentite da parte degli Emirati. Questa scoperta, descritta da alcuni esperti come una “pistola fumante”, mette in discussione le negazioni ufficiali e solleva interrogativi su quanto il mondo occidentale sappia realmente del coinvolgimento emiratino e se stia facendo abbastanza per fermare il sostegno a una milizia accusata di genocidio.

Con la sua decisione di cancellare il concerto, Macklemore non solo accende i riflettori su una crisi umanitaria che rischia di passare inosservata, ma invita anche altri artisti a riflettere sul potere delle loro piattaforme. Come recita il suo post su Instagram: “Se usassimo le nostre piattaforme per mobilitare la liberazione collettiva, cosa potremmo realizzare?” (AB)

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