A 75 anni è deceduto l’8 ottobre Ray McCauley, il potente fondatore della Rhema Bible Church of South Africa. Personaggio molto noto, ammirato da molti ma anche controverso. Tra i primi a presentare le condoglianze il presidente Cyril Ramaphosa che ha dichiarato: «La scomparsa di Ray lascia la nostra nazione, dove è presente una profonda spiritualità, priva di un leader straordinario».
Dopo aver completato gli studi e divenuto pastore protestante negli Stati Uniti, McCauley tornò in Sudafrica e fondò la Rhema Bible Church nel 1979. La chiesa crebbe rapidamente fino a diventare una delle più grandi congregazioni del paese, nota per le sue variegate e vivaci celebrazioni e il forte messaggio di fede e prosperità.
Con circa 50mila membri, la Rhema Church è stata tra le più numerose chiese multirazziali durante l’apartheid. E McCauley, durante i colloqui per la Verità e la Riconciliazione, confessò apertamente le mancanze dei suoi connazionali bianchi sudafricani che «si nascondevano dietro la loro cosiddetta spiritualità chiudendo gli occhi sugli eventi oscuri degli anni della discriminazione razziale».
Creando legami molto stretti con i politici e l’élite sudafricana rese la sua chiesa un pilastro della società, con molte figure di alto profilo come l’ex presidente Jacob Zuma, membri del parlamento e star dello sport che partecipavano alle sue celebrazioni religiose.
Nel 2009, tuttavia, McCauley fu accusato di favoritismo politico per aver permesso all’allora non eletto presidente Zuma di parlare alla sua congregazione. Faceva parte del National Interfaith Leaders Council (NILC), un organismo che offriva consulenza sulla fornitura di servizi sociali, e spesso prese pubblicamente le difese di Zuma e di altri membri dell’African National Congress (ANC) su molte questioni controverse.
Molti lo criticavano anche per il fatto che si era arricchito molto col suo ministero e ostentava la sua condizione agiata predicando il “vangelo della prosperità”. Avrebbe infatti accumulato 3,8 milioni di dollari, secondo quanto riportato dal quotidiano sudafricano Business Day, soprattutto per la grande quantità di offerte e decime richieste ai fedeli.
In seguito al suo divorzio dalla prima moglie nel 2000, ritenuto anti-biblico da molti membri della sua chiesa, venne fortemente criticato e dovette assistere all’allontanamento di molti fedeli. L’attività della chiesa prosegue con un gruppo di animatori e leader dopo il suo ritiro nel 2022.