«Dalle truffe del marketing a vari livelli alle frodi con carte di credito su scala industriale, il volume e la sofisticazione crescenti degli attacchi della criminalità informatica sono motivo di seria preoccupazione».
Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Interpol Valdecy Urquiza, in riferimento all’operazione condotta di recente contro la criminalità informatica (cybercrime) crescente e sempre più sofisticata.
Un fenomeno che ormai da diversi anni si sta espandendo anche in Africa dove, dopo due mesi di investigazione congiunta tra Interpol e Afripol (l’agenzia di polizia dell’Unione Africana), condotta tra il 2 settembre e il 31 ottobre in 19 paesi africani, sono stati arrestate oltre mille persone, coinvolte nelle iniziative criminali clandestine che hanno provocato la perdita di centinaia di milioni di dollari.
Queste hanno colpito tra l’altro la penetrazione nella posta elettronica di molte aziende, estorsione digitale e truffe online. Decine di migliaia di persone, tra cui anche vittime della tratta di esseri umani, sono cadute nella rete criminale.
«Attraverso l’operazione Serengeti – come è stata denominata l’iniziativa – Afripol ha significativamente rafforzato il sostegno alle forze dell’ordine negli stati membri dell’Unione Africana», ha detto Jalel Chelba, direttore esecutivo di Afripol.
«Sono stati compiuti progressi significativi, con i paesi colpiti dal fenomeno molto più esperti nel lavorare con l’intelligence e produrre risultati significativi», ha detto all’Assciated Press Enrique Hernandez Gonzalez, vicedirettore delle operazioni sulla criminalità informatica dell’Interpol.
Interpol che ha smantellato più di 134mila infrastrutture e reti dannose, che hanno fatto oltre 35mila vittime a livello globale, con un totale di circa 193 milioni di dollari di perdite finanziarie.
Il direttore di Afripol ha affermato che l’attenzione oggi è rivolta a nuove emergenti minacce come i malware guidati dall’intelligenza artificiale e tecniche avanzate di attacco informatico.
I paesi interessati dall’operazione Serengeti sono Algeria, Angola, Benin, Camerun, Costa d’Avorio, Gabon, Ghana, Kenya, Mauritius, Mozambico, Nigeria, Rwanda, Senegal, Repubblica democratica del Congo, Sudafrica, Tanzania, Tunisia, Zambia e Zimbabwe. I casi più gravi si sono registrati in Kenya, Senegal, Angola e Nigeria.