Uno spiraglio di ascolto reciproco si è aperto per la prima volta dopo quasi un anno di crescente tensione tra Somalia ed Etiopia dopo l’incontro, l’11 dicembre ad Ankara, tra i leader dei due paesi, Hassan Mohamud e Abiy Ahmed, con la mediazione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Il quale, affiancato da Mohamud e Abiy, ha dichiarato ai giornalisti in una conferenza stampa che le parti hanno raggiunto una «fase importante» negli sforzi per risolvere la loro controversia. «Superando alcuni risentimenti e incomprensioni, abbiamo fatto il primo passo verso un nuovo inizio basato sulla pace e sulla cooperazione tra Somalia ed Etiopia», ha aggiunto Erdogan.
Nella dichiarazione congiunta denominata Ankara Declaration, i due leader concordano che entro febbraio 2025 le parti diano inizio a colloqui da concludere entro quattro mesi, che includeranno una garanzia da parte dell’Etiopia in merito all’integrità territoriale della Somalia, nel riconoscimento, tuttavia, da parte della Somalia, dei “potenziali benefici” di un eventuale accesso dell’Etiopia al mar Rosso.
Il nodo Somaliland
È noto come la Somalia abbia aperto un contenzioso con l’Etiopia dopo che Addis Abeba ha firmato, a gennaio, un memorandum d’intesa con il Somaliland per stabilire una base militare marittima sulla costa, in cambio del riconoscimento dell’indipendenza del Somaliland stesso. Un accordo che, secondo Mogadiscio, viola la sovranità territoriale della Somalia, che considera lo stato settentrionale auto-proclamatosi indipendente nel 1991, parte della sua federazione.
Abiy Ahmed ha ribadito che per l’Etiopia «l’aspirazione ad un accesso sicuro al mare è un’impresa pacifica, di cui beneficerebbero tutti i nostri vicini». «Credo che le discussioni costruttive di oggi – ha aggiunto – ci spingeranno verso un nuovo anno con questo spirito di cooperazione, amicizia e volontà di lavorare insieme anziché gli uni contro gli altri».
Mohamud, dal canto suo, ha affermato che il Corno d’Africa è «una regione molto fragile e molto instabile, che ha bisogno che sia l’Etiopia che la Somalia lavorino insieme, a beneficio di entrambi».
La Turchia intanto ne esce rafforzata nel ruolo di potenza in grado di esercitare un’influenza crescente nella regione.
Ankara, come noto, ha stretto da tempo forti legami con la Somalia e recentemente ha anche firmato accordi di cooperazione nella difesa e nell’esplorazione di petrolio e gas offshore. Ma ha coltivato anche legami economici e commerciali con l’Etiopia.