A poco più di un anno dal colpo di mano di Kais Saied, il paese torna al voto. Un esercizio democratico? Con le istituzioni svuotate dal presidente e con i cittadini esasperati dalla crisi economica e dalla drastica riduzione del potere di acquisto, è ragionevole il timore di una deriva autoritaria e populista del paese, considerato il principale alleato dell’Europa nel Nordafrica
«La nuova Algeria», slogan diffusosi dall’arrivo al potere di Abdelmadjid Tebboune nel dicembre 2019, non sembra affatto discostarsi
dall’autoritarismo dell’ex presidente Bouteflika. Ma il paese resta un pernodella politica energetica occidentale.
“Io sono la vite, voi i tralci. Radicati in Cristo insieme a Comboni”. Il XIX Capitolo generale dei Missionari comboniani (Roma, giugno 2022), si è confrontato con problematiche di oggi per indicare le piste da seguire nei prossimi 6 anni.
Rimane ancora un punto di riferimento per i paesi dell’Africa occidentale, ma oggi si deve confrontare con una crisi economica di una certa rilevanza e con la minaccia del terrorismo di marca jihadista,.
Sono quattro i candidati che si contenderanno la presidenza del Kenya il prossimo 9 agosto. Ma solo due hanno reali possibilità: l’attuale vicepresidente William Ruto e il veterano della politica Raila Odinga. Il ricordo delle ultime violenze postelettorali è sempre incombente.
Un tipo di sardina che si pesca nelle acque del paese dell’Africa occidentale fornisce all’alimentazione dei senegalesi il 75%
delle proteine animali. Ma ora in via di estinzione perché preda dei pescherecci di Europa, Cina, Turchia e Russia.
Nel ripercorrere le vicende malgasce di questi anni si matura la convinzione di trovarsi di fronte a una nazione incompiuta. Perché
non ha saputo esprimere leader politici all’altezza delle sfide ...
Sono trascorsi già 36 anni da quando Yoweri Kaguta Museveni ha conquistato il potere. E niente lascia pensare che intenda mollarlo. Anzi, sembra proprio stia preparando la strada al figlio Muhoozi Kainerugaba per la successione.
Il partito che ha liberato i sudafricani dalla morsa dell’apartheid e che da quasi trent’anni guida il governo ha da poco festeggiato i 110 anni dalla sua fondazione. Ma è stata una ricorrenza venata di preoccupazioni. Perde così consensi .. in vista del voto del 2024,
Il paese della “maledizione delle risorse” vive un anno strategico con le elezioni ad agosto. Un passaggio importante per capire se l’appena
accennata transizione economica, che viaggia tuttavia a ritmi ancora troppo lenti, coincide anche con un passaggio delle leve del potere.
Anche dopo il Forum di Dakar appare chiaro come l’Africa non possa fare a meno della Cina. Ma allo stesso tempo i paesi continentali continuano a subire gli effetti di un’asimmetria, frutto dell’assenza di un quadro politico coerente nei confronti di Pechino. Scambi commerciali, investimenti, crediti, presenza militare, diplomazia sanitaria: sono strumenti che consentono, nonostante il mal di pancia di alcuni paesi africani, un cammino agevole dell’Impero di mezzo nel continente.