Il Sudafrica ha depositato presso l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) una denuncia nei confronti dell’Unione europea (Ue). Il contenzioso riguarda 300 container di agrumi (arance e pompelmi) che sono bloccati nei porti europei in seguito a norme fitosanitarie introdotte lo scorso luglio dall’Ue.
Tali norme prevedono che per evitare la propagazione di un parassita degli agrumi – la finta carpocapsa – tutti gli agrumi destinati alla tavole europee debbano essere tenuti per 25 giorni a una temperatura inferiore o uguale ai due gradi Celsius.
Il Sudafrica ribatte che ha già preso tutte le misure necessarie per prevenire l’infestazione del parassita. E inoltre fa notare le norme Ue sono entrate in vigore quando le navi portacontainer avevano già lasciato i porti sudafricani.
Pretoria ha fatto sapere all’Omc che ha messo a punto nuovi documenti che integrano i nuovi criteri Ue e che dovrebbero consentire ai container di passare i controlli doganali. E nel frattempo l’Associazione africana dei produttori di agrumi (Cga) registra perdite per 12 milioni di dollari: una cifra ottenuta valutando il processo di decomposizione della frutta nei container.
Il Sudafrica è il secondo esportatore mondiale di agrumi freschi, dopo la Spagna, e il settore della produzione di arance e pompelmi vale due miliardi di dollari.