Madagascar: ad Antananarivo parte la controversa teleferica di Rajoelina - Nigrizia
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Il presidente ha inaugurato il progetto, ambizioso ma molto criticato per i suoi costi al pubblico
Madagascar: ad Antananarivo parte la controversa teleferica di Rajoelina
Il costo dell'iniziativa è di 152 milioni di euro. I fondi sono francesi
24 Giugno 2024
Articolo di Brando Ricci
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Foto della presidenza della repubblica del Madagascar

Deve ancora aprire al pubblico ma fa già la spola fra l’entusiasmo e le polemiche, la teleferica inaugurata dal presidente del Madagascar Andry Rajoelina nella capitale Antananarivo.

La scorsa settimana scorsa il capo dello stato, il primo ministro Christian Ntsay, l’ambasciatore francese Arnaud Guillois e diversi altri dirigenti di primo piano del governo hanno percorso per la prima volta i tre minuti e 20 secondi che dividono le prima due stazioni della linea: Anosy e Soarano, nel cuore della capitale. I normali cittadini di Antanarivo, che sono oltre quattro milioni, dovranno aspettare un po’ di più per poter usufruire del servizio: l’apertura ufficiale della linea è prevista infatti fra qualche mese. Il breve tratto su cui ha viaggiato Rajoelina, sospeso fino a 49 metri sul lago artificiale di Anosy, è parte della più ampia linea “arancione” – il colore del partito di governo, osservano alcuni cronisti – che dovrebbe essere lunga 8,6 chilometri e attraversare una buona parte del centro cittadino.

In programma c’è anche la costruzione di una seconda linea, “verde”, in questo caso, che dovrebbe coprire un’altra area della capitale. Resta ancora da decidere poi chi sarà a occuparsi della gestione operativa della struttura, a oggi contesa fra due società francesi: Stem International e Poma, quest’ultima anche fra le aziende che hanno costruito la teleferica. Quale che sia la società selezionata, ha detto alla stampa Gérard Andriamanohisoa, segretario di Stato per le nuove città e l’edilizia, questa confluirà come capofila in una più ampia impresa mista pubblico-privata con quote statali e dell’amministrazione capitolina.

Il coinvolgimento francese è stato decisivo: buona parte dei 152 milioni di dollari in cui è stimato il costo totale del progetto sono stati infatti forniti da Parigi: 88 milioni con un prestito della Societè Generale garantito dalla Banca pubblica di investimenti (Bpifrance) e circa 28 milioni di euro forniti direttamente dal ministero del tesoro di Parigi. Secondo la stampa malgascia, il paese impiegherà 12 anni a ripagare il governo transalpino. 

Campagna elettorale 

Il progetto della teleferica è stato fortemente voluto dal presidente, già sindaco di Antananarivo fra il 2007 e il 2009. Il capo dello stato aveva inserito l’apertura di questa infrastruttura fra le promesse della campagna elettorale che lo ha portato alla rielezione l’anno scorso. Una riconferma, quella ottenuta nel 2023, segnata da boicottaggi delle opposizioni, denunce di brogli, un rinvio della data elettorale e settimane di tensioni di piazza.

L’iniziativa resta comunque ambiziosa: secondo le previsioni del governo, la teleferica dovrebbe riuscire a trasportare ogni giorno fra le 40 e le 75mila persone, liberando il traffico di Antananarivo da circa 2mila automobili. Il congestionamento della viabilità è uno dei problemi che affligge la capitale, dove da anni si osserva un ritmo di crescita demografico annuo che non scende mai sotto il 4,5%. La popolazione della città dovrebbe arrivare a circa 6,2 milioni di persone entro il 2035, stando a stime delle Nazioni Unite. Le aree edificate della città sono aumentate di circa il 50% fra il 2003 e il 2018 secondo la Banca Mondiale. Tendenze che sono figlie soprattutto di dinamiche di migrazione interna: Antanarivo attira molta forza lavoro ed è da sola responsabile di circa il 50% del Prodotto interno lordo di tutta l’isola, abitata da 28 milioni di persone.

L’attuale rete di trasporti è del tutto insufficiente ad assorbire queste cifre. Non esiste un sistema centralizzato di massa mentre circa il 60% degli abitanti della capitale preferisce muoversi a piedi, stando a un report dell’ambasciata francese. Sollevare da terra le reti di movimento della capitale sembra una buona idea: Antanarivo, così come tutto il resto del paese, è fortemente vulnerabile a fenomeni climatici estremi e alla crisi climatica ed è stata più volte colpita da inondazioni, come nel 2022, quando a perdere la vita a causa delle forti piogge sono state almeno 11 persone.

Un progetto in salita…

La teleferica è motivo di numerose critiche e lo è stata fin dalla firma degli accordi di finanziamento con Parigi che hanno  reso possibile il progetto, nel 2021. Il percorso pensato per la linea verde minacciava alcune aree dall’importante valore culturale e contro la sua costruzione sono stati organizzate diverse mobilitazioni.

Ma le questioni più spinose sono di natura economica e sono almeno di due ordini. Da una parte, ci si chiede se in una città con forti problemi di accesso a elettricità, servizi igienici e rete idrica la teleferica sia davvero una priorità. Più in generale, anche elementi della politica francese, come il senatore del Partito comunista Pierre Lauren, avevano chiesto al governo di Parigi di valutare con maggiore attenzione l’urgenza dell’iniziativa in un momento in cui tutto il sud del paese era afflitto da una grave siccità che ha rischiato di degenerare in carestia. 

Anche i costi al pubblico previsti per la linea hanno generato molte polemiche. Secondo quanto affermato dallo stesso presidente, il biglietto della teleferica dovrebbe costare circa 3mila ariary malgasci, poco più di 60 centesimi di euro, mentre secondo altre stime potrebbe arrivare a  4.500 ariary, quasi 90 centesimi. Una cifra molto impegnativa per gli abitanti della capitale se si pensa che un biglietto dell’autobus costa in media 500 ariary (10 centesimi) ma soprattutto se si tiene in conto che secondo la Banca mondiale il 75% della popolazione malgascia è “povera”, intesa o come povertà multidimensionale o come impossibilità di vivere al di sopra della soglia nazionale di 2,15 dollari al giorno.

 

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