La comprensione delle dinamiche politiche e sociali che riguardano i paesi che si affacciano sul Mediterraneo dovrebbe essere “obbligatoria” per i cittadini che abitano questo mare irrequieto. Anche per evitare di affrontare con eccessive semplificazioni le problematiche con cui si ha a che fare ogni giorno, a partire dai movimenti migratori.
Proposto dall’Istituto di studi politici “S. Pio V” in collaborazione con il Centro studi internazionali (Cesi), l’atlante offre una panoramica degli assetti di 11 paesi della sponda sud ed est del Mediterraneo e delle loro relazioni con la sponda nord. Si tratta di Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Autorità nazionale palestinese, Libano, Siria, Giordania, Turchia. Di ciascuno sono forniti i dati essenziali, un sintetico ma accurato profilo storico e una analisi degli snodi con cui deve confrontarsi oggi.
Un utile strumento, giunto all’ottava edizione, per capire di quale tessuto politico e istituzionale siano fatti regimi autoritari come quelli egiziano e turco, per provare a sbrogliare la matassa libica o per identificare meglio i contorni della crisi politico-economico tunisina. Francesco Anghelone è coordinatore dell’area di ricerca storico-politica dell’Istituto S. Pio V e docente di Storia delle relazioni internazionali all’Università La Sapienza di Roma. Andrea Ungari è professore ordinario di Storia contemporanea all’Università Guglielmo Marconi e docente di Teoria e Storia dei partiti e dei movimenti politici all’Università Luiss-Guido Carli.