Aziza Brahim canta il tempo sahrawi
Il suo sesto album Mawja, Onda, torna a sonorità tradizionali e riconnette l’artista nativa del Sahara Occidentale con le storie e i ritmi della sua famiglia. E con la lotta delle donne e delle genti di questa terra di conflitto
21 Maggio 2024
Tempo di lettura 1 minuti
Aziza Brahim (Credit: Guillem Moreno)
Questo articolo è uscito nella sezione “Afroculture” del numero di Nigrizia di maggio 2024.
Aziza Brahim nasce nel 1976 nell’Hammada di Tindouf, un altopiano desertico del Sahara nell’ovest dell’Algeria soprannominato “il Giardino del diavolo” per la sua inospitalità. Qui risiedono da 48 anni oltre 173mila sahrawi che vivono esuli in campi profughi dislocati nelle zone autonome della wilaya di Tindouf. L’estrema precarietà e “aridità” sono state il substrato della […]
Copyright echo date("Y"); ?> © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it