Pubblicata la relazione sul commercio di armi
Ammontano a 434 milioni di euro le transazioni bancarie connesse al trasferimento nel 2010 di armi italiane in Africa. Algeria, Libia ed Egitto in testa alla classifica dei paesi. Bnp Paribas in vetta a quella delle banche. Un’anticipazione dell’articolo che uscirà su Nigrizia di giugno.
Nelle classifiche economiche, spesso l’Africa finisce nei gorghi dei bassifondi. Con gli stereotipi, che l’accompagnano, di un continente alla canna del gas.
Poi spuntano statistiche spiazzanti. Se si va vedere, ad esempio, quanto pesa l’Africa nelle transazioni bancarie legate al trasferimento definitivo di armi italiane all’estero, spunta una percentuale a doppia cifra: 14,26% che corrisponde a più di 434 milioni di euro. Con un paese, l’Algeria, che da solo vale oltre l’8% dei 3 miliardi e spiccioli di euro che rappresentano, nel 2010, il totale delle operazioni bancarie autorizzate dal ministero dell’economia e delle finanze alle banche in Italia, per l’export di armamenti.
Ed anche Libia (99,3 milioni; 3,26%) ed Egitto (21,9 milioni, 0,72%) – oggi terre di rivolte – occupano posti di primo piano nella classifica.
L’annuale Relazione della Presidenza del Consiglio sul commercio dei materiali di armamento(pubblicata, nella sua interezza, il 17 maggio 2011) conferma, così, ciò che da sempre si conosce: le armi, vendute anche ai paesi in via di sviluppo, costituiscono l’ossigeno per l’asfittico mercato del credito.
Nel 2010, il ministero dell’economia e delle finanze ha autorizzato 1.602 transazioni bancarie (1.628 nel 2009), il cui valore complessivo è stato di circa 3miliardi e mezzo di euro (4 miliardi e spiccioli nel 2009). Di queste transazioni, 943 (1.043 nel 2009) si riferiscono ad autorizzazioni a operazioni di esportazione definitiva di materiali di armamento, per un ammontare poco superiore ai 3 miliardi di euro (3miliardi 795 mila, nel 2009).
Il primato nella speciale classifica Banche armate spetta al Gruppo Bnp Paribas (che comprende Bnp Paribas, Bnl e Fortis), tornato in vetta a questa speciale classifica con 959,3 milioni di euro, pari al 31,49% del totale.
Dalla tabelle pubblicate, l’azienda italiana che ha incassato più denaro nel 2010 è stata l’Agusta spa, del gruppo Finmeccanica, con 823 milioni, 823mila euro: il 27,04% del totale. Al secondo posto c’è l’azienda aerospaziale Avio Spa, con 433 milioni 815mila euro (14,24%) e al terzo sempre un’azienda Finmeccanica, la Whitehead Alenia Sistemi Subacquei (Wass), con 274milioni 817mila euro pari al 9,02%.
Pubblicato su Nigrizia.it il 19 Maggio 2011
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