Basta parole d’odio, la bontà torni ad essere un valore - Nigrizia
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Associazioni, movimenti ed entità della società civile intervengono sugli eventi accaduti a Verona il 20 ottobre
Basta parole d’odio, la bontà torni ad essere un valore
L’uccisione di Moussa Diarra “è l’epilogo drammatico, violento e ingiusto che accade quando all’accoglienza si sostituisce il respingimento, quando si costruisce un sistema securitario e persecutorio”. Decine di organizzazioni del territorio ricordano che la solidarietà e l’umanità sono ciò che fondano la nostra democrazia, segnalando alle istituzioni quali sono le vere emergenze per l’immigrazione
23 Ottobre 2024
Articolo di Comunicato stampa
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Veglia per il rifugiato sudanese Moussa Diarra ucciso dalle forze dell'ordine il 20 ottobre alla stazione ferroviaria di Verona (Credit: Nigrizia)

Siamo rimasti sconvolti da quello che è accaduto nella mattina del 20 ottobre alla stazione di Porta Nuova a Verona.

Siamo rimasti scioccati dalle parole che poche ore dopo il ministro Salvini ha scritto sui social. Non avevamo ancora collegato il fatto ad un volto, ad un nome, che già alcuni politici e politicanti stavano speculando sulla tragedia, parlando di stato di insicurezza.

Siamo sconcertati dalle centinaia di commenti razzisti, discriminatori e inneggianti alla “giustizia fatta” che hanno acceso le pagine social in questi giorni.

Siamo altrettanto commossi dalla vicinanza, dalla solidarietà e dagli abbracci che si sono stretti attorno a Moussa nella serata del 21 ottobre davanti al luogo dell’uccisione.

Come enti del terzo settore e associazioni di volontariato, ogni giorno scegliamo di vivere accanto alla fragilità, alla povertà e alla debolezza. Ogni giorno ascoltiamo storie e raccogliamo energie perché i sogni si realizzino e le tragedie non accadano.

Lavoriamo e viviamo con risorse al limite; là dove sono mancanti o insufficienti, cerchiamo di mettere insieme quello che possiamo con creatività e coraggio, perché la vita di ogni uomo o donna sia promossa, sostenuta e condivisa. Crediamo nella costruzione di una società che si fa comunità.

Per questo respingiamo ogni accusa di buonismo e dichiariamo che la bontà deve tornare ad essere un valore, che la solidarietà e l’umanità sono ciò che fondano la nostra democrazia.

Quello che è accaduto a Verona, è l’epilogo drammatico, violento e ingiusto che accade quando all’accoglienza si sostituisce il respingimento, quando si costruisce un sistema securitario e persecutorio. Fondare la sicurezza di qualche privilegiato sull’insicurezza di molti sventurati, non genererà mai salute, cura e città non violente.

Per questo chiediamo alle istituzioni di sostenere, ascoltare e promuovere con efficacia e concretezza le azioni che ognuna e ognuno di noi mette in atto. Questa è l’unica emergenza: un lavoro sinergico, accurato e fraterno. Il reperimento di risorse, lo snellimento di procedure, una nuova progettazione devono essere all’ordine del giorno.

Non possiamo, inoltre, non chiedere un lavoro culturale ed educativo che sostenga nuove narrazioni, che diano voce alle fatiche, e alla reale condizione di chi si trova, come Moussa, a vivere nella precarietà, nell’incertezza e nella rassegnazione. Torniamo a dare un nome ad ogni persona.

Infine, non possiamo non chiedere al mondo istituzionale e giornalistico di usare parole rispettose, che elevino il senso della parola umanità. Non è più ammissibile un linguaggio violento, inneggiante alla morte e alla vendetta. La parola “giustizia” torni ad essere usata nel suo senso più alto e valoriale.

Crediamo che chi incute timore, chi grida alla giustizia davanti ad un ragazzo morto, chi gioisce della fine di una vita, e chi pensa alla morte come strumento risolutivo di problemi, non dovrebbe ricoprire ruoli istituzionali, perché anche questo è un atteggiamento incostituzionale.

A Moussa, e a chi come lui è nella disperazione, chiediamo perdono per non essere arrivati in tempo.

Alle altre, agli altri ricordiamo di Restare Umani.

Le Associazioni di Verona:

Sulle Orme odv
Osservatorio di Comunità, ricerca e azione per i diritti e i doveri sociali
Ronda della Carità – Verona
Associazione “Oltre il Confine”
Casa accoglienza di Castiglione di San Michele Extra
Cooperativa sociale Multiforme
Cooperativa agricola e sociale Cascina Albaterra
D-HUB
Osservatorio Migranti Verona
One Bridge To
Gruppo “Cristianidibase” Verona
Laboratorio Autogestito Paratod@s
MAG Mutua per l’Autogestione
Comitato MAG per la solidarietà sociale e ambientale
La Fraternità OdV
Circolo Pink LGBTE
Fondazione Nigrizia Onlus
Laudato Sì Cosmo
Laudato Sì – circolo Verona Est
LMC – Laici Missionari Comboniani
UDU – Unione degli Universitari – Verona
Rete degli Studenti Medi Verona
Associazione “Il Mondo di Irene”
Associazione Azione Comunitaria
Gruppo di Acquisto Popolare di Verona
Arci territoriale di Verona
Arci Gay Pianeta Milk
Arci Yanez
Associazione Sesamo OdV
Extinction Rebellion
Ultima Generazione
Associazione “Mama Africa incontro e cultura”
“Sapori di ascoltare” aps
Glocal Factory S.C.S.
Associazione Nissa
ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – sezione Verona centro

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